Oltre il confine della Valle d’Aosta e delle Nostre Alpi, le opere di Donato Savin sbarcano alla Factoria Cultural di Terrassa, cittadina catalana le porte di Barcellona. Esse sono difatti state assemblate nella mostra “L’anima delle pietre”, che sarà inaugurata nella serata di oggi, giovedì 12 settembre, e resterà visitabile sino al prossimo sabato 26 ottobre.

L’artista

Nato nel 1959 a Cogne, dove egli vive e lavora tutt’oggi, Donato Savin è considerato uno dei più famosi artisti della Valle d’Aosta a livello internazionale. È dalla locale Fiera di Sant’Orso che egli scopre la propria passione di artigiano, riuscendo sin dal 1987 a prendere parte alla fiera millenaria valdostana nei panni di espositore.

È la natura che circonda la sua esistenza sin dall’infanzia ad aver sempre donato all’uomo la capacità di selezionare il giusto monolite per ogni opera, ciascuno reso unico da caratteristiche quali venature e pori, colori e angoli. Ma il paesaggio del suo villaggio di Epinel gli infonde da sempre anche l’ispirazione per dare forma a realizzazioni che i critici contemporanei classificano tra Espressionismo e Astrattismo.

Dal basalto al travertino, dall’onice alla malachite, egli accarezza con le mani la materia imprimendole la sua forma, esprimendo il suo linguaggio e infondendo dunque la vita alla semplice roccia.

Una delle opere di Donato Savin in Spagna (fonte: Factoria Cultural Terrassa)

Donato Savin in Catalogna e oltre

L’avventura artistica che Donato Savin si appresta a compiere in Catalogna non è la sola di oltre frontiera della quale egli è stato nel tempo il protagonista. Nel settembre dell’anno passato, per esempio, egli ha allestito la mostra “Stela” presso il centro Banca de Cultura Apollonia di Brasov, in Romania.

Restando poi sul territorio italiano, egli ha potuto esporre nel 2017 all’interno del Museo della montagna Duca degli Abruzzi di Torino e nel 2019 presso il Chiostro di Palazzo Fulcis a Belluno; ancora nel 2021 egli è stato ospite del Museo archeologico Francesco Ribezzo di Brindisi. Ai 2.173 metri della stazione intermedia di Pavillon dello Skyway Monte Bianco di Courmayeur, inoltre, riposa una sua realizzazione di alta quota.

“L’anima delle pietre”

“L’anima delle pietre” (in catalano “L’ànima de les pedres”) è stata organizzata dal polo culturale Factoria Cultural di Terrassa in collaborazione con la Regione autonoma Valle d’Aosta. Essa è visibile a ingresso libero all’interno delle sale espositive tre e quattro del museo dal lunedì al sabato con orario dalle 16 alle 21.

L’inaugurazione prevista nella serata odierna vedrà la partecipazione del presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin, del vicepresidente Luigi Bertschy e del presidente dell’IVAT (Institut Valdôtain de l’Artisanat de Tradition) Bruno Domaine; presenti anche, oltre al presidente di LaFACT Xavier Queralt, lo stesso Donato Savin e il collega valdostano nonché curatore dell’esposizione Guido Corniolo.

La mostra si compone di alcune delle principali realizzazioni dell’artigiano contemporaneo, in grado di reinterpretare e rivisitare le rocce provenienti sue montagne in modo artisticamente essenziale ma espressivamente efficace.

LEGGI ANCHE: A Modane una mostra sulla Liberazione della Maurienne

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

Exit mobile version