Nell’anno dell’80° anniversario della Liberazione di Parigi, avvenuta il 25 agosto del 1944, il Museo della frontiera (Museobar) di Modane dedica allo storico avvenimento una mostra. Tale momento di grande importanza militare e politica, simbolo della fine dell’occupazione della Francia, ha avuto ricadute e ripercussioni anche nella Valle della Maurienne.

La mostra sulla Liberazione di Modane

Più nello specifico, la mostra sulla liberazione a Modane si compone di 21 pannelli di testimonianze e documenti raccolti dal Musée de la Ville sin dalla sua apertura datata 2006. Visitabile sino al prossimo martedì 12 novembre, essa vede protagonisti il resistente di La Rochette Georges Lozat, il sopravvissuto del Pont de la Denise M. Rey e la fuggitiva di Saint-Etienne-de-Cuines Loulou Massoni; presenti anche narrazioni scritte di sopravvissuti agli incendi nonché alle trafugazioni di bestiame di Lanslebourg o Bessans.

L’esposizione narra degli eventi che hanno avuto luogo nella zona tra l’estate e l’autunno del 1944. Essa è accessibile tutti i giorni con l’esclusione del lunedì e della domenica; mentre il martedì e il mercoledì l’orario è dalle ore 15 alle 19, tra il giovedì e il sabato l’orario è dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Il costo del biglietto varia da 2 euro a 4,50 euro per gli adulti e da 2 euro a 3,00 euro per ragazzi tra i 7 e i 17 anni, mentre è gratuito per i bambini al di sotto dei 7 anni.

Il Museo della frontiera di Modane

Il Museo della frontiera, sito in rue de la République a Modane, racconta attraverso il suo allestimento interno del passato di una comunità montana di confine all’epoca dell’annessione della Savoia alla Francia.

Parte dei documenti che vi sono ospitati risalgono all’apertura del traforo ferroviario del Fréjus tra la Francia e l’Italia risalente al 1871, che diede alla zona una connotazione di importanza internazionale. La città ha nel tempo ospitato doganieri e ferrovieri sia francesi sia italiani, le cui esperienze vengono raccontate attraverso video, testimonianze audio, fotografie e brani musicali.

Il polo è visitabile tra il 15 di maggio e l’11 di novembre il martedì e il mercoledì dalle ore 15 alle 19 e tra il giovedì e il sabato dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Le visite sono in lingua francese ma sono previste traduzioni scritte in italiano, inglese, tedesco, olandese, spagnolo e polacco.

Le iniziative per la Resistenza nelle Nostre Alpi

Su tutto l’arco delle Nostre Alpi sono state e saranno diverse le iniziative organizzate a ricordo della Resistenza antifascista e delle numerose vittime della Seconda Guerra Mondiale.

Uno di questi eventi ha voluto ricordare le 28 vittime del massacro di Terres Noires, avvenuto tra il 26 e il 27 agosto del 1944 a La Thuile, poco sotto il colle del Piccolo San Bernardo, in Valle d’Aosta. Qui le truppe tedesche in ritirata verso l’Italia hanno fatto strage degli ostaggi catturati nella zona di Bourg-Saint-Maurice, i cui corpi sono stati rinvenuti soltanto un anno dopo, il 21 luglio del 1945.

Cannes la memoria della Liberazione è stata coltivata con una giornata dedicata sabato 24 agosto scorso, durante la quale si è svolto il consueto omaggio ai soldati caduti dinnanzi ai monumenti della città. L’iniziativa è stata anche una occasione per assistere a una sfilata di veicoli militari di epoca nonché a uno spettacolo pirotecnico presso la baia cittadina.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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