Si è svolto lo scorso fine settimana tra sabato 28 e domenica 29 settembre il Trail du Petit-Saint-Bernard, sfida di alta quota quasi interamente prevista nella francese Valle di Séez. A scapito della natura transfrontaliera del suo colle omonimo nonché dei legami di cooperazione tra il comune savoiardo e il gemellato comune valdostano di La Thuile, soltanto una delle sette distinte prove è sfociata in Italia.

La gara

Il Trail du Petit-Saint-Bernard nasce nel 2013 e, nell’arco di soli dieci anni, riesce a raggiungere e superare i 2 mila partecipanti, con importanti ricadute in termini di economia di montagna e destagionalizzazione dell’offerta turistica.

Sabato 28 settembre era in programma anzitutto la “Vallée des Glaciers” (10 chilometri, 360 metri di dislivello positivo), un percorso ad anello sul sentiero omonimo di Bourg-Saint-Maurice (Savoia). È seguita la “Verticale du Bonhomme” (5 chilometri, 900 metri di dislivello positivo) da Chapieux al Rifugio Bonhomme dello stesso Bourg-Saint-Maurice (Savoia). La terza prova consisteva nel “Technitrail des Glaciers” (35 chilometri, 2.700 metri di dislivello) dalla Tête nord des fours al Col de la Seigne (Savoia, al limitare del confine con la Valle d’Aosta).

Il Trail du Petit-Saint-Bernard tra Savoia e Valle d’Aosta

La successiva domenica 29 settembre, per contro, si è tenuto il vero e proprio “Trail du Petit-Saint-Bernard” (68 chilometri, 4 mila metri di dislivello positivo) alla scoperta del Colle di Bassa Serra a La Thuile (Valle d’Aosta). Questa è stata l’unica tappa che ha superato il confine con l’Italia, salvo poi spingersi sul Mont-Fortin da La Visaille, un trekking sito nel comune valdostano di Courmayeur.

Si è trattato poi di competere nel “Trail du Mont-Blanc” (43 chilometri, 2.800 metri di dislivello positivo) in un percorso ad anello sino a Les Chapieux, a Bourg-Saint-Maurice (Savoia). Previsto anche il “Trail de la Grande Ecaille” (21 chilometri, 1.300 metri di dislivello positivo) sull’omonimo colle di Bourg-Saint-Maurice (Savoia).

L’ultima grande sfida è stata ancora il “TPSB ultra” (103 chilometri, 6.700 metri di dislivello positivo), che su due giornate ha sommato il “Technitrail des Glaciers” (35 chilometri) e il “Trail du Petit-Saint-Bernard” (68 chilometri).

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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