Alain Robert è soprannominato l’“Uomo-ragno francese”, in correlazione al personaggio Marvel Spiderman e in onore alle sue incredibili scalate urbane in solitaria. Negli anni della sua carriera egli ha arrampicato su oltre 100 delle strutture più imponenti al mondoutilizzando soltanto le proprie mani e indossando unicamente le proprie scarpe da climber.

Ma al di là dell’immagine di ardito arrampicatore si cela un animo complesso e poliedrico che il duo di scrittori formato da David Chambre e Laurent Belluard hanno cercato di sondare e rivelare. Di qui nasce la biografia “Alain Robert. Libre et sans attache” (“Alain Robert. Libero e senza attacco”), edita quest’anno dalle Éditions du Mont-Blanc.

Alain Robert altro non è che il nome di arte di Robert Alain Philippe, nato nel 1962 a Digoin (Borgogna-Franca-Contea) e sin dall’infanzia tanto appassionato dallo sport da cimentarsi nelle scalate delle rocce circostanti casa sua. La sua carriera esordisce appena all’età di dodici anni, quando anziché recuperare le chiavi dimenticate egli si arrampica per sette piani sino all’appartamento dei genitori.

Ma il 1982 segna un grave punto di rottura per la promessa dell’arrampicata, coinvolta in due gravi incidenti che gli causano epilessia e disabilità parziale. Nonostante il parere contrario dei suoi medici, tuttavia, egli non rinuncia alla ricerca del brivido e, con una stupefacente capacità di recupero, si avventura dapprima sulle pareti alpine e successivamente nelle sue note imprese cittadine.

Alain Robert ((C) Wikimedia Commons, Emmanuel Aguirre e Robi Bosh, CC BY-SA 4.0)

Alain Robert arrampica di preferenza all’alba, così da non essere intercettato e arrestato dalle autorità, richiamando attorno a sé un pubblico di curiosi ed entusiasti sempre più folto. Lungo oltre 30 anni, egli ha saputo raggiungere la cima di edifici quali la Tour Eiffel di Parigi, il Teatro dell’opera di Sydney e l’Empire State Building di New York; nella lista delle sue ultime prodezze in ordine temporale, invece, compaiono il Burj Khalifa di Dubai, considerato il più alto al mondo, e il GT tower building di Manila, affrontato in poco meno di due ore.

A raccontare di tali coraggiose e a tratti pericolose traversie sono due narratori di eccezione, David Chambre e Laurent Belluard appunto. Il primo è arrampicatore specializzato in ascese libere e apertura di vie di ottavo grado sulle falesie della Provenza oltre che giornalista per riviste di montagna e di sport; il secondo è giornalista e direttore editoriale di nove testate e siti web dedicati all’alta quota nonché autore di numerosi volumi didattici e biografie di sportivi.

“Alain Robert. Libre et sans attache” è correlato e anticipato da una prefazione a cura dell’alpinista statunitense Alex Honnold e del collega tedesco Alex Huber. Esso sarà acquistabile sul sito web dell’editore al prezzo di 28,50 euro a decorrere dal prossimo mercoledì 16 ottobre.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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