Non si sa poi molto di come stanno procedendo gli interventi di elettrificazione delle banchine nei porti della Liguria occidentale, volti a una conversione energetica sostenibile della navigazione (cold ironing). È da rammentare, però, che nel marzo scorso, il difensore civico Francesco Cozzi aveva sollecitato la prosecuzione dei lavori ad arginare l’inquinamento provocato da navi da crociera e traghetti.
Il progetto nazionale
I progetti di elettrificazione delle banchine hanno comportato, in Liguria come nel resto dell’Italia, un investimento pari a 700 milioni di euro facenti capo al Piano Nazionale Complementare (PNC). Si tratterebbe di realizzare una rete di sistemi per la fornitura di energia elettrica dalla riva alle navi durante la fase di ormeggio, a riduzione dell’utilizzo dei motori ausiliari di bordo.
Attualmente sulla Penisola la presenza di tali infrastrutture sostenibili è limitata e non funzionale ad alimentare navi da crociera, traghetti o navi portacontainer bensì soltanto a fornire energia elettrica ai terminali di riparazione navale. In linea con gli obiettivi nazionali di decarbonizzazione stabiliti nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), lo scopo generale è di abbattere la dipendenza dai combustibili fossili e l’impatto ambientale dei trasporti marittimi.
L’elettrificazione delle banchine in Liguria
Sul totale dei 34 porti, di cui 32 appartenenti alla rete Trans European Network Transport (TEN-T), interessati dall’elettrificazione delle banchine, alcuni interventi riguarderanno anche la Liguria occidentale. Per il terminal traghetti e crociere di Genova sono stati stanziati 19,2 milioni di euro, mentre per il porto di Prà il finanziamento ammonta a 8 milioni dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
Per riassumere, a Genova si tratterà di costruire un impianto per la fornitura di energia elettrica attraverso sei accosti dedicati a navi da crociera e traghetti. Dopo l’aggiudicazione della gara nell’ottobre del 2023, il raggruppamento temporaneo di impresa Nidec Asi è a oggi fermo alla fase di progettazione esecutiva dei lavori, che dovrebbero concludersi entro il marzo del 2026.
Sempre la medesima rete di imprese ha ottenuto nel 2017 l’incarico della progettazione e dell’esecuzione dei lavori nel porto di Prà, conclusi già nel dicembre del 2021 e in funzione a decorrere dall’anno successivo.
Nel frattempo a La Spezia
All’altro capo della Liguria, nel porto navi di La Spezia, i cantieri per l’elettrificazione delle banchine vedono quasi completata la prima delle quattro cabine di trasformazione. Essi sono stati aggiudicati nell’aprile del 2023 dal raggruppamento temporaneo di impresa formato dall’associazione temporanea di impresa tra Mont-Ele Srl ed Elettri-Fer Srl.
Il primo lotto di interventi è stato finanziato con 8,5 milioni di euro, di cui 5,5 milioni di euro del PNC e 3 milioni di euro con fondi dell’Autorità di sistema portuale del,a Liguria orientale. Il completamento di tale prima tranche di intervento sul Molo Garibaldi dovrebbe avvenire attorno alla metà del prossimo 2025.
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