Il Colle dell’agnello, noto in francese come “Col de l’agnel”, sarà al centro di un progetto di valorizzazione di natura transfrontaliera e parzialmente condivisa tra Piemonte e Hautes-Alpes. Esso è per larga parte finanziato in seno all’operazione “Grands cols” (“Grandi colli”) attraverso la quale il Dipartimento è in fase di riqualificazione dei propri valichi alpini.

Il Colle dell’agnello

Il Colle dell’agnello, sito sulle Alpi Cozie a 2.748 metri, è definito come il secondo valico automobilistico più alto in Italia dopo il Passo dello Stelvio e il terzo in Europa dopo il Colle dell’Iseran. Esso nasce nel 1973 dall’ampliamento di una precedente strada militare sterrata ed è a oggi apprezzato sia dagli sportivi e amatori delle due ruote sia dagli astrofili e osservatori del cielo.

Lungo l’estate il valico è stato uno dei protagonisti dell’operazione denominata “Cols réservés” (“Colli riservati”), con la quale alcune delle salite principali del dipartimento sono state interrotte al traffico motorizzato e riservate ai ciclisti.

A decorrere dalla metà di ottobre, presumibilmente dopo la fiera di Saint-Luc di Guillestre in programma il prossimo lunedì 21 ottobre, il passo chiuderà al transito per l’inverno. Tra martedì 17 e venerdì 20 settembre scorsi, tuttavia, una nevicata in quota aveva già portato a un primo stop ai mezzi.

Il progetto

Come detto, la strategia “Grands cols” vede il Dipartimento delle Hautes-Alpes impegnato nella valorizzazione di sei colli, ovverosia Izoard, Vars, Lautaret, Galibier, Granon e Noyer. A questi si somma il Colle dell’agnello, sui quali è stato investito un ammontare totale pari a 200 mila euro, di cui 100 mila euro di fondi dipartimentali, 60 mila euro di fondi della Région Sud e 40 mila euro di fondi europei FEDER.

Lo scopo del progetto è quello di mantenere costante il flusso turistico che si serve del passaggio e al contempo di attirare una fascia di preferenza più sportiva ed escursionistica nel rispetto del paesaggio circostante.

Che cosa è già stato fatto?

Tra gli interventi già portati a termine sul lato francese Colle dell’agnello figurano la realizzazione di una nuova zona di sosta volta ad ampliare la portata dei parcheggi e a evitare il sovraffollamento delle auto lungo la strada. Oltre all’installazione di cabine igieniche a secco e alla riprogettazione della segnaletica direzionale, sono state organizzate in collaborazione con il Parco del Queyras attività di sensibilizzazione sui predatori.

A livello paesaggistico si è anche proceduto alla piantumazione di alberi volta al ripristino degli ambienti erosi dal passaggio umano e idrico, con creazione di appositi sentieri volti a limitare il calpestio delle aree più fragili. Oltre a un itinerario in salita diretto al Col Vieux, è stata data vita a un anello diretto al Col de Chanoussières e dotato di moduli didattici integrati.

Che cosa resta da fare sul Colle dell’agnello?

Il prossimo passo nel progetto di risistemazione dell’area di confine del Colle dell’agnello consisterà nella chiusura alle automobili dello spiazzo sito in vetta e a oggi fruito come posteggio. Tramite un cofinanziamento di 50 mila euro stanziati da Provincia di Cuneo, Unione Montana Valle Varaita e Comune di Pontechianale, si procederà anzitutto al rifacimento della pavimentazione; saranno peraltro eliminati i grandi jersey di cemento a delimitazione del piazzale, così come saranno realizzati parcheggi e cartellonistica anche sul lato italiano.

Nel programma italiano una parte dei fondi sarà desinata anche al potenziamento della sentieristica pedonale. Nel programma francese non figurano stanziamenti destinati al completamento dell’area di accoglienza, dei pannelli informativi e della fermata dell’autobus.

LEGGI ANCHE: Il tunnel di Tenda al lavoro, si spera l’apertura per Natale

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

Exit mobile version