Il Museo di Valmaggia di Cevio (Canton Ticino in Svizzera) ospita un’accattivante mostra dedicata a “Il giro del mondo di Emilio Balli”, naturalista ed esploratore di Cavergno. L’esposizione, in programma dal 1° aprile al 31 ottobre, mette in luce le avventure dell’uomo che, tra il 1878 e il 1879 all’età di 23 anni, intraprese un viaggio ispirato al celebre romanzo di Jules Verne “Il giro del mondo in 80 giorni”.

Un’audace avventura

Emilio Balli, nato nel 1855 a Cavergno da una famiglia benestante, incarna una generazione pionieristica del turismo moderno, segnando l’inizio della globalizzazione dei viaggi. In un’epoca in cui pochi potevano permettersi di spostarsi per tutto il mondo, egli sfida le convenzioni avventurandosi in Paesi sempre nuovi e diversi.

La sua avventura è iniziata attraversando le maestose Alpi, un passo simbolico che non solo ha plasmato il suo spirito ma ha anche aperto le porte a nuove scoperte culturali. Il suo viaggio sottolinea l’importanza dei confini che, pur separando, creano ponti tra i popoli; ha esplorato la ricchezza degli scambi interculturali, contribuendo alla sua crescita personale e alla comprensione di ciò che gli sta attorno.

“Il giro del mondo di Emilio Balli”

Accompagnato dall’amico Alfred Bertrand, Emilio Balli documenta meticolosamente le loro esplorazioni in un diario, in lettere e in oltre 14 album di fotografie. Questi costituiscono un prezioso patrimonio conservato dalla sua famiglia per oltre centoquarant’anni e sono alla base della mostra dedicata alle sue avventure.

L’elenco dei reperti esposti comprende i souvenir delle sue soste in Giappone, Cina, India e Medio Oriente. In particolare, la sua passione per il Giappone si riflette nei suoi scritti, in cui lo descrive come un luogo incantevole, anche se a volte manca il profumo dei fiori; d’altra parte è in netta contrapposizione, descrive la Cina come “ributtante” rispetto alla pulizia di quest’ultimo, illustrando le sue riflessioni sulle diverse culture incontrate.

Inoltre, le fotografie di paesaggi e persone forniscono una toccante testimonianza visiva della sua esperienza nonché un’affascinante immersione nel mondo dei viaggi alla fine del XIX secolo. L’opera ricorda l’importanza della curiosità, dell’esplorazione e dell’apertura verso altre culture, valori ancora attuali nel nostro mondo globalizzato.

Informazioni pratiche ed eventi correlati

Il Museo di Valmaggia è aperto dal martedì alla domenica dalle 14 alle 17, con possibilità di accesso al di fuori di questi orari per visite di gruppo, attività didattiche e aperitivi. Il costo della mostra temporanea è di 10,00 franchi svizzeri per gli adulti, ridotto a 3,00 franchi svizzeri per i bambini e i ragazzi sotto i 16 anni; le famiglie pagano 20,00 franchi svizzeri, mentre i gruppi pagano 8,00 franchi svizzeri per ogni biglietto.

A complemento della mostra, la Biblioteca cantonale di Locarno organizza il 29 ottobre alle 18:15 una conferenza dal titolo “Il giro del mondo di Emilio Balli”. Gli storici Davide Adamoli e Rodolfo Huber analizzeranno le ragioni per cui l’uomo intraprese questo audace viaggio e il suo impatto sulla scena culturale e scientifica svizzera.

La serata sarà animata da Stefano Vassere, direttore delle Biblioteche cantonali, e offrirà una prospettiva multidisciplinare sull’opera di Balli, evidenziando la sua eredità nei campi della storia naturale, dell’antropologia e persino dell’arte.

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Nato a Roma e di nazionalità francese, è cresciuto all'interno di diverse culture, sviluppando nel contempo una passione per le Alpi. Appassionato di innovazione ed esperto in sviluppo territoriale e turistico, attualmente risiede nel Pays de Gex.

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