Nel fine settimana appena trascorso le Alpi occidentali sono state teatro di una nuova ondata di maltempo che ha raggiunto il livello di allerta arancione per piogge intense e forti temporali. A bilancio di quanto accaduto, ricostruiamo brevemente la situazione dei giorni passati tra Piemonte e Liguria sul versante italiano nonché Alpi Marittime, Alpi di Alta Provenza e Var sul versante francese.

Piemonte: oltre 100 millimetri di pioggia nelle valli

L’allerta arancione per rischio idrogeologico è stata proclamata lungo tutto il weekend tra sabato 26 e domenica 27 ottobre in Piemonte nelle Valli Tanaro, Belbo e Bormida nonché tra Cuneese, Biellese, Torinese e Alto Vercellese. Sotto stretto controllo sono stati posti i Fiumi Belbo, Bormida, Tanaro e Po, quest’ultimo con chiusura precauzionale al traffico pedonale e ciclistico sull’area cittadina conosciuta come Murazzi.

Le precipitazioni maggiore hanno riguardato la fascia montana e pedemontana nordoccidentale della regione, con quantitativi maggiori osservati a Candoglia Toce (Verbania, 125 millimetri), Piedicavallo (Biella, 76 millimetri) e Piano Audi (Torino, 69 millimetri). Tra i disguidi maggiori citiamo l’interruzione del tratto Ceva-Millesimo in direzione Savona sull’Autostrada A6 Torino-Savona.

Liguria: il maltempo nelle Alpi occidentali esteso sino alla Sardegna

Il fenomeno di maltempo avvenuto nelle Alpi occidentali si è esteso in particolare dalla Liguria e sino alla Sardegna, ambedue regioni nelle quali sono stati riscontrati due dispersi. Qui l’allerta è rimasta di livello arancione sino attorno al primo pomeriggio di domenica, per poi scendere con dovuta attenzione a gialla.

Oltre alle strade chiuse al transito, a Genova le Forze dell’ordine sono intervenute a evacuare gli abitanti di tre palazzine colpite da una frana nel comune di Mele. Il Fiume Bormida, che la regione condivide con il vicino Piemonte, è esondato nella zona di Savona, dove i danni sono stati anche maggiori.

Alpi Marittime: maltempo a Saint-Cézaire-sur-Siagne

Nelle Alpi Marittime la città maggiormente colpita dal maltempo che ha interessato in generale le Alpi occidentali è stata Saint-Cézaire-sur-Siagne, dove nelle 24 ore tra sabato e domenica sono caduti 166 millimetri di pioggia. Conseguentemente, le inondazioni sono state molteplici e violente, portando la cittadina a un parziale isolamento in fase di smaltimento soltanto a decorrere dal tardo pomeriggio di ieri.

Su tutto il resto del territorio gli accumuli non sono stati in grado di superare i 40 millimetri, ma i danni e i disagi da essi apportati sono comunque stati rilevanti. A Nizza, per esempio, il Boulevard des Deux-Corniches è stato chiuso a causa di una frana e i servizi ferroviari regionali verso le Alpi di Alta Provenza sono stati temporaneamente sospesi.

Alpi di Alta Provenza e Var: allerta arancione per inondazioni e straripamenti

Sui dipartimenti di Alpi di Alta Provenza e Var, come detto, era in vigore lo stato di allerta arancione, sul primo per pioggia e inondazioni mentre sul secondo per il rischio di straripamenti fluviali.

In particolare, qui è stato vittima del maltempo della serata di sabato il porto di Saint-Tropez, dove l’acqua ha raggiunto e rovinato numerosi locali commerciali della zona. La decina di interventi dei Vigili del fuoco si è concentrata nei comuni dell’omonimo Golfo (Gassin, Grimaud, Cogolin, Sainte-Maxime), nella zona di Draguignan (Lorgues, Taradeau) e a Le Luc-en-Provence.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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