Stellantis torna al centro dell’attenzione dopo aver annunciato sia le dimissioni del CEO Carlo Tavares sia, sul versante italiano, per un nuovo stop alla produzione di Mirafiori.
Le dimissioni di Carlo Tavares
La notizia delle dimissioni di Carlo Tavares dalla carica di Chief Executive Officer (CEO) di Stellantis è stata accettata dal consiglio di amministrazione dell’azienda domenica 1º dicembre. Il manager avrebbe dovuto mantenere la propria carica sino al 2026 ma erano già in corso le procedure per una sua sostituzione.
Come spiegato in un comunicato stampa, l’azienda ha aperto da alcune settimane il procedimento di individuazione di un nuovo amministratore delegato, vagliato da un comitato speciale interno al consiglio. Sino alla prima metà del 2025, data presunta della nomina, il gruppo sarà guidato da un nuovo comitato esecutivo presieduto da John Elkann.
Il nuovo stop a Torino
La produzione di auto nello storico stabilimento di Mirafiori, a Torino, sarà messa in pausa per alcune attività nel mese di dicembre da lunedì 2 a martedì 17 dicembre, seguita poi dalla chiusura generale degli impianti prevista da mercoledì 18 dicembre a lunedì 6 gennaio. La decisone che non ha accolto il favore delle sigle sindacali dedicate al settore, che denunciano l’eccessivo prolungamento di tale interruzioni nonché la mancanza di dialogo circa le prospettive aziendali future.
Il nuovo stop imposto da Stellantis riguarda essenzialmente le carrozzerie, mentre non intacca il lavoro né dei cinque stabilimenti interni né degli uffici amministrativi, dove sono impiegate circa 13 mila persone. La decisione, presa dopo le ulteriori due pause avvenute nel mese di settembre e nel mese di ottobre, concerne i circa 3 mila salariati della catena della FIAT 500 elettrica e della Maserati.
Qualche numero
Come evidenziato dalla stessa Stellantis, la sospensione è nuovamente dovuta alle condizioni di incertezza nelle vendite delle vetture elettriche in Europa, le quali coprono a oggi il 97% delle lavorazioni dello stabilimento torinese. A queste si sommano ulteriori difficoltà nell’intercettare e nel posizionarsi sul mercato delle vetture del settore di lusso in alcuni Paesi extraeuropei quali per esempio Cina e Stati Uniti. In quest’ultimo, poi, i prodotti Stellantis incontrano difficoltà crescenti: nei primi nove mesi del 2024, le vendite sono scese del -17%.
Lungo il terzo trimestre del 2024 i ricavi netti dell’azienda sono stati di 33 miliardi di euro, in calo del -27% rispetto allo stesso periodo del 2023, principalmente a causa delle minori consegne registrate. Le automobili vendute sono state 1,14 milioni, diminuite di 279 mila unità (-20%) su base annua, con uno stock complessivo di 1,330 milioni di auro al 30 settembre e la prospettiva di presentare dieci nuovi modelli nel 2025.
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