Uno speciale furgone appositamente progettato sta attraversando in questi mesi città e villaggi dell’Auvergne-Rhône-Alpes portando la magia dell’Opéra e un pizzico di sensibilizzazione circa lo scioglimento dei ghiacciai tra piazze, mercati e parchi. L’iniziativa, studiata dalla Regione in collaborazione con l’Opéra di Lione, mira a rendere l’arte teatrale accessibile anche alle comunità rurali e periurbane spesse volte escluse dai grandi circuiti culturali.

Il progetto

Tra il mese di gennaio e il mese di marzo di quest’anno, il furgone-Opéra effettuerà sette diverse fermate e proporrà altrettanti differenti spettacoli dedicati ai ghiacciai su tutto il territorio dell’Auvergne-Rhône-Alpes. Grazie alla sua struttura modulare dotata di palco, gradinate e tendone, questo andrà anche a ospitare eventi quali incontri con artisti, attività educative e momenti di mediazione culturale al fianco di scuole, associazioni e case di quartiere.

Tra le tappe principali del tour itinerante alcune sono già state completate, per esempio Saint-Germain-des-Fossés (Allier) tra mercoledì 22 e giovedì 23 gennaio e Moulins (Allier) tra martedì 28 e giovedì 30 gennaio. Seguiranno nei giorni a venire Montbrison (Loira) tra martedì 4 e giovedì 6 febbraio, Beauchastel (Ardèche) tra martedì 11 e giovedì 13 febbraio e Val d’Oingt (Rodano) tra martedì 18 e giovedì 20 febbraio. A chiudere la rassegna saranno alfine Bourg-lès-Valence (Drôme) martedì 25 e venerdì 28 febbraio e Vernaison (Métropole di Lione) martedì 4 e giovedì 6 marzo.

“Le sang du glacier”

“Le sang du glacier” (“Il sangue del ghiacciaio”), opera commissionata dall’Opéra di Lione per la tournée nell’Auvergne-Rhône-Alpes, è scritta da Lucie Vérot Solaure, con musica di Claire-Mélanie Sinnhuber e regia di Angélique Clairand. La storia, intima e toccante, si dipana a partire dalla tematica del disgelo dei ghiacciai, che in un clima quasi distopico ma al contempo fiabesco rilascia alghe rosse capaci di contaminare i fiumi.

Con una durata di una ora e un linguaggio musicale immersivo, la pièce affronta questioni universali tra cui cambiamento climatico e ambiente ma anche famiglia e rapporto tra umanità e natura. Dopo il debutto al Théâtre du point du jour di Lione, sarà possibile assistervi questo inverno in chiave itinerante, con biglietti a prezzi accessibili (10,00 euro per l’intero e 5,00 euro per il ridotto) per un pubblico ampio e variegato.

L’Opéra di Lione

L’Opéra nazionale di Lione, sotto la direzione artistica di Richard Brunel, è una prestigiosa istituzione culturale francese impegnata per l’accessibilità e la diffusione dell’arte in chiave inclusiva e comunitaria. Essa dispone peraltro di una orchestra, diversi cori, un balletto, una scuola di canto e laboratori interni per la creazione di scenografie, costumi e accessori che impiegano oltre 100 artisti e tecnici specializzati.

Con sede presso l’Opéra Nouvel, l’ente ha negli anni portato diverse realizzazioni e prime esecuzioni nei suoi principali centri operistici in Francia, tra cui “La Dame blanche” di François-Adrien Boïeldieu nel 1831. Ma il repertorio resta comunque in grado di spaziare dai grandi classici sino alle opere più contemporanee, delle quali “Le sang du glacier” è soltanto un esempio.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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