Dal 4 dicembre 2024 al 4 maggio 2025 presso il MAO (Museo di Arte Orientale) di Torino, si svolgerà la mostra “Hanauri. Il Giappone dei venditori di fiori”. Curata da Linda Fregni Nagler, questa si costituisce di un percorso di xilografie e fotografie che alterna stampe e scatti storici e contemporanei immersi nella cornice della galleria giapponese del museo.
Hanauri: il Giappone al MAO di Torino
Con il termine Hanauri si vogliono designare i venditori di fiori ambulanti che hanno vissuto nei periodi Edo (1603-1868) e Meiji (1868 -1912). Nella mostra che il MAO di Torino dedica al Giappone il tema floreale e vegetale si insedia nelle opere esposte andando a offrire ai visitatori un’esperienza completa. Non a caso, accanto alle xilografie e agli scatti originali, compaiono opere contemporanee di Linda Fregni Nagler, preziosi kesa (vesti dei monaci buddhisti del tipico colore arancione), kimono, lacche pregiate e kakemono (letteralmente “rotoli da appendere”).
Alcune di queste fanno parte della collezione permanente del MAO, mentre altri, come i kimono, provengono da Palazzo Madama e dal Museo d’Arte Orientale di Venezia. Altri ancora, come le lacche e i kakemono (di Yanagisawa Kien, Kawamura Bunpō e Tomioka Tessai, vissuti nei periodi Edo e Meiji) da una collezione privata.
Tra xilografie ukiyo-e e fotografie della scuola di Yokohama
Il Giappone ha da sempre avuto un legame privilegiato con disegni e immani. Nelle epoche Edo e Meiji vi è stato un ulteriore sviluppo delle arti visive nipponiche con la nascita e l’incremento delle celebri stampe xilografiche ukiyo-e e successivamente della fotografia.
Le prime sono un genere di stampa artistica particolarmente rappresentativa e conosciuta dell’arte giapponese che consiste nell’imprimere su carta un’immagine a partire da matrici di legno incise in rilievo. I soggetti sono spesso paesaggi e momenti di vita quotidiana ai quali, dopo la stampa, gli artisti donavano colore.
Le seconde sono scatti della scuola di Yokohama ossia fotografie all’albumina colorate a mano dagli artisti. Pare che la tecnica sia di stampo europeo e che, una volta giunta nell’arcipelago, si sia evoluta grazie alla maestria dei pittori che arrivarono a produrre opere di pregio nelle quali veniva raffigurato il Giappone idilliaco fatto di ciliegi in fiore e risaie che pian piano stavano lasciando il posto alla modernizzazione.
Sia le xilografie che le foto esposte al MAO sono accumunate della tematica floreale e da immagini della vita dei venditori di fiori ambulanti che hanno percorso le strade dell’arcipelago nipponico nell’arco di più di trecento anni.
Informazioni utili
La mostra “Hanauri. Il Giappone dei venditori di fiori” rientra nel percorso di riallestimento della galleria giapponese in programma al MAO di Torino. Pertanto, il costo d’ingresso è compreso nel biglietto per le esposizioni permanenti (intero 10,00 euro, ridotto 8,00 euro).
L’esposizione è visitabile fino al 4 maggio 2025 dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 18 (attenzione, la biglietteria chiude un’ora prima).
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