Dal 3 aprile, l’Alta Valle di Susa, da Oulx a Cesana, da Sestrière a Bardonecchia, ospita un ciclo di dodici incontri dedicati alla lingua francoprovenzale, con l’obiettivo di valorizzarne l’uso e raccogliere testimonianze da chi la parla ancora oggi.

Il progetto è nato nell’educazione scolastica, dall’esperienza degli alunni dell’Istituto Lambert, accompagnati in autunno dagli operatori culturali Agnès Dijaux e Luca Poetto, che hanno risvegliato un forte interesse verso la cultura e la parlata del territorio.

Un percorso per francoprovenzale, lingua fragile ma viva anche in Val di Susa

il calendario degli appuntamenti

Con il titolo Tournâ a menâ la bartavèllë (“Ancora una volta a parlare la nostra lingua”), la rassegna si inserisce nel programma di Chantar l’uvèrn e attraversa dodici località da Chiomonte a Bardonecchia.

A partire dalle 17:30, partecipano parlanti francoprovenzali e famiglie del territorio. L’intento è raccogliere racconti e esperienze linguistiche che aiutino a ricostruire la varietà delle parlate locali.

Secondo gli organizzatori, è diffusa la percezione e la consapevolezza secondo cui il francoprovenzale ha subito in Piemonte un progressivo abbandono nel corso del Novecento, soprattutto dal dopoguerra. Oggi è una lingua parlata da un numero ristretto persone, che la associano alla dimensione familiare e affettiva, con uno sforzo per la continuità tra le generazioni.

Gli organizzatori si interrogano su come rafforzarne l’uso, proponendo attività concrete: conversazioni, letture, scrittura e scambi linguistici coinvolgendo i giovani. Imparare alcune frasi rituali o ascoltare poesie può essere un primo passo per mantenere viva la lingua.

i partner del progetto sono numerosi, ma conviene dare un’occhiata al lavoro che svolgono anche con raccolta di interviste e di contributi, per esempio attraverso la Chambra d’Òc, che tiene gli sportelli linguistici della legge 482/1999 di francoprovenzale, occitano e francese. Tra l’altro, vi sono anche video e testimonianze nel patois della Val di Susa.

Organizzatori e partner del progetto

Il calendario degli incontri, i custodi della cultura e delle poesie

Gli appuntamenti si tengono ogni giovedì, dal 3 aprile al 26 giugno 2025, in dodici luoghi diversi dell’Alta Valle. La rassegna è iniziata a Chiomonte, presso l’ex cappella di Santa Caterina, ed è poi proseguita a Exilles nella sala consiliare e a Beaulard (Oulx), nella ex scuola del paese. Il 24 aprile l’incontro si tiene a Oulx, nella Casa delle culture, coinvolgendo i quartieri Vièrë, Plan e Baìe. l’8 maggio si toccherà Gad (Oulx), il 15 maggio Jouvenceaux (Sauze d’Oulx), il 22 maggio Cesana Torinese, il 29 maggio Sauze di Cesana e il 5 giugno Sestrière, a Champlas. A giugno gli appuntamenti si concluderanno a 12 giugno a Salbertrand e e il 19 e 26 giugno Bardonecchia, prima nella ex scuola di Melezet e poi al Museo civico del Borgo Vecchio.

Ogni incontro è costruito attorno a un tema e a un poeta francoprovenzale locale, con spunti che vanno dalla tradizione orale al paesaggio, dai proverbi alle letture.

Renato Sibille, studioso della letteratura francoprovenzale, apre le serate con un inquadramento storico, seguito da letture e conversazioni con gli abitanti.

Alcuni partecipanti saranno indicati come padrini o madrine della serata, figure simboliche che incarnano la memoria viva della lingua. Ogni incontro si chiude con la consegna della croce occitana e un momento conviviale condiviso con dolci e caffè.

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L’immagine dello sportello linguistico della Chambra d’Òc

Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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