Nuove segnalazioni di blackout a Torino, in particolare nella zona di Borgo Vittoria, sono emerse il 18 giugno, dopo che nei giorni precedenti diverse aree della città erano state colpite da interruzioni e sbalzi di corrente. Per esempio ancora il 17 giugno vi sono state interruzioni di elettricità nel quartiere di Mirafiori nord e nel vicino comune di Collegno.
Tra sabato 14 e fino alla sera di domenica 15 giugno, oltre 380mila persone hanno subito disservizi elettrici, con ripercussioni sulla vita quotidiana, sui trasporti e sulle attività commerciali.
Blackout in città: le forniture elettriche coinvolte
Secondo quanto riferito lunedì 16 giugno dal sindaco Stefano Lo Russo durante un’informativa urgente in Consiglio comunale, nella notte tra sabato e domenica si sono verificati 26 guasti elettrici distribuiti in varie zone della città. Le prime interruzioni sono iniziate intorno alle ore 22 di sabato 14 giugno, colpendo 67mila utenze – pari a circa 200mila persone – con disagi che in alcuni casi hanno raggiunto le due ore. L’intervento dei tecnici di IRETI, la società che gestisce la rete elettrica e controllata da IREN, ha consentito la rialimentazione progressiva entro la mattinata di domenica 15 giugno.
A partire dalle 14 di domenica e fino a oltre la mezzanotte, si sono poi registrati altri 15 guasti in media tensione. Il problema più importante si è verificato nel centro città, dove tre guasti concatenati sulla stessa linea hanno impedito la riconfigurazione della rete. Circa 2.500 utenze sono rimaste senza elettricità per nove ore consecutive.
Complessivamente, nella seconda fase sono state interessate 60mila forniture, corrispondenti a circa 180mila abitanti. Le interruzioni hanno interessato anche il trasporto e il funzionamento della metropolitana.
Iren è una società multiservizi per l’energia partecipata dalla comunità locali, in particolare dai comuni di Torino, Genova e dell’Emilia Romagna, con un fatturato di circa 6 miliardi di euro nel 2024. Era nata dalla fusione delle società elettriche pubbliche comunali in un processo iniziato negli anni 2000.
Cause e responsabilità dei blackout a Torino
Il sindaco Lo Russo ha descritto l’accaduto come il risultato di una “tempesta perfetta”, causata dalla combinazione di temperature elevate, sovraccarico delle linee e ritardi nella manutenzione. Ha inoltre espresso preoccupazione per la fragilità della rete cittadina, definita obsoleta. Lo Russo ha anche ricordato che, in seguito a un’operazione azionaria, il Comune di Torino è diventato primo azionista di Iren, con la responsabilità di intervenire sulla gestione della rete.
In vista dell’estate, ha inoltre chiesto a IRETI la reperibilità di almeno il 25 per cento delle squadre di manutenzione e la predisposizione di gruppi elettrogeni vicino alle cabine di media tensione, per affrontare eventuali ulteriori emergenze.
I blackout hanno avuto un impatto diretto su diversi esercizi commerciali che hanno riportato danni, che le associazione di categoria indicano in migliaia di euro. Poiché la situazione sembra non essersi risolta, il timor è che i costi possano ancora aumentare.
I blackout a Torino hanno un frequenza relativa, e se ne ricorda qualcuno: tra giugno e luglio 2023 vi furono decine di interruzioni e l’11 luglio il centro della città rimase parzialmente al buio per qualche ora, in ragione di un doppio guasto a una cabina primaria. Di recente, i comuni di Nichelino e Moncalieri hanno avuto interruzioni all’inizio dello scorso maggio, mentre il tribunale di Torino è rimasto al buio e ha dovuto limitare le proprie attività il 20 maggio 2025.
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