Domenica 29 giugno 2025 alle ore 15, nella sala polivalente Palatz di Gaby, sarà presentato al pubblico il Ditsiounèri de la moda dou Gòbi, il primo dizionario patois-italiano dedicato al dialetto del piccolo comune della Valle del Lys. Il volume è il risultato di dieci anni di lavoro dell’associazione culturale L’Atelier de Gaby, nata nel 2017 per salvaguardare la memoria linguistica della comunità.
Il progetto, sostenuto dalla Presidenza della Regione autonoma Valle d’Aosta, ha visto coinvolte le autrici Etty De La Pierre e Paola Alberta Lazier in una lunga attività di ricerca sul campo, fatta di interviste, raccolta di racconti orali, lessico quotidiano e toponomastica. Il risultato è una raccolta linguistica che documenta un patrimonio a rischio: il dialetto di Gaby, unico esempio di isola francoprovenzale circondata da parlate germaniche come quelle di Gressoney e Issime.
Per la comunità di Gaby e per le lingue minoritarie
Alla presentazione interverranno il presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin, il sindaco di Gaby Francesco Valerio e il presidente dell’associazione L’Atelier de Gaby, Ettore Tousco. Le autrici Etty De La Pierre e Paola Alberta Lazier racconteranno il percorso che ha portato alla realizzazione dell’opera, insieme al curatore scientifico Andrea Rolando, che ha coordinato la redazione linguistica e il lavoro di sistematizzazione del materiale.
Parteciperà anche Christiane Dunoyer, del Centre d’Études francoprovençales René Willien, che illustrerà le attività del centro e il valore del patois nella rete delle lingue regionali europee.
Un nuovo sito e un dizionario consultabile online
In occasione dell’evento sarà presentato anche il nuovo sito web de L’Atelier de Gaby, progettato da Laurent Vicquéry, che ospiterà una versione digitale del dizionario, liberamente consultabile. Il sito raccoglie inoltre materiali sulle attività dell’associazione e sulla cultura locale.
Il Ditsiounèri de la moda dou Gòbi è anche un documento antropologico e comunitario. Restituisce alle nuove generazioni un patrimonio e valorizza un’identità linguistica peculiare nel contesto della Valle d’Aosta, contribuendo alla pluralità culturale della regione.
Un altro sito importante, in questo contesto, con le variazioni valdostane del francoprovenziale, è patoisvda.org, curato dalla Regione Valle d’Aosta.
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