Anche a scapito del generale aumento registrato per ciò che concerne tutto il territorio svizzero, il numero di lavoratori frontalieri continua a calare nel canton Ticino. Nel mese di marzo di quest’anno, difatti, essi ammontavano nel complesso a 78.433, con una diminuzione pari al -1,4% registrata rispetto all’anno precedente.

I frontalieri in Svizzera

Alla fine del primo trimestre del 2025, i lavoratori frontalieri attivi in Svizzera con un permesso G dedicato ammontano a 405.884 mila unità secondo l’Ufficio federale di statistica (+2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Di questi 261.033 sono uomini (+1,9%) e le restanti 144.881 sono donne (+2,3%), impiegati prettamente nel settore terziario (283.139, +2,6%) e nel settore secondario (119.945, +0,7%).

Nel corso del quinquennio compreso tra il primo trimestre del 2020 e lo stesso periodo del 2025, il numero dei professionisti aumenta sensibilmente, passando da 338 circa a 406 circa (+20%). La maggioranza di essi proviene dalla Francia (234.619, 57,8% del totale), seguita da Italia (92.299, 22,7%) e Germania (66.031, 16,3%); meno popolari, per contro, Austria (8.846), Liechtenstein (748) e altre mete (3.342).

Qualche dato (c) Ufficio federale di statistica

La situazione dei lavoratori frontalieri in Ticino

Nel Canton Ticino, la dinamica dei lavoratori frontalieri si presenta in controtendenza rispetto al quadro nazionale e generale, con un già citato totale di 78.433 soggetti alla fine del mese di marzo. Tale dato mostra una leggera flessione del -0,1% rispetto all’ultimo trimestre del 2024 nonché, su base annua, un calo del -1,4% rispetto al primo trimestre del 2024.

Tale perdita progressiva è già stata osservata nel corso del 2024, con un passaggio dalle 79.303 unità del mese di settembre 2024 alle 78.478 unità del mese di dicembre 2024 (-0,8%). Anche rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (compreso tra il mese di ottobre e il mese di dicembre del 2023) si evidenzia una contrazione par al -1,1%.

Gli altri cantoni

La meta prediletta dai lavoratori frontalieri svizzeri è senza dubbio la Regione del Lemano, che comprende il canton Vaud, il cantone del Vallese e la zona di Ginevra e che ospita ben 165.486 di essi. Seguono il canton Ticino, che resta comunque una delle aree più prolifiche in termini professionali, e la Svizzera nord-occidentale, che include Basilea Città, Basilea Campagnae Argovia (75.914).

Si distaccano per contro con una certa rilevanza l’Espace Mittelland (Berna, Friburgo, Soletta, Neuchâtel e Giura, 37.291 unità) e Svizzera orientale (Glarona, Sciaffusa, Appenzello Esterno, Appenzello Interno, San Gallo, Grigioni e Turgovia, 2.988 unità). Meno interessanti in termini lavorativi paiono alfine Zurigo (12.207 unità) e Svizzera centrale (Lucerna, Uri, Svitto, Obvaldo, Nidvaldo e Zugo, 2.988).

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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