Il gruppo Carrefour uscirà dal mercato italiano con la vendita di Carrefour Italia a NewPrinces Group per un valore di circa 1 miliardo di euro.

L’operazione  che dovrebbe concludersi entro fine settembre 2025, rimane subordinata ad approvazioni regolamentari e sindacali. La rete italiana di Carrefour comprende 1.188 punti vendita—tra ipermercati, supermercati e minimarket. Nel 2024 ha registrato circa 4,2 miliardi di euro di ricavi.

Carrefour uscirebbe dall’Italia per ragioni economiche – ha perso 67 milioni di euro nel 2024 – e dovrebbe riconcentrarsi sui mercati per lei migliori, cioè Francia, Spagna e Brasile, dove ha registrato una crescita delle vendite del 4,4 % nel secondo trimestre del 2025.

Non è un’uscita drastica: il gruppo ha versato un contributo una tantum di 237,5 milioni di euro e assisterà agli interventi di rilancio industriale e rinnovamento della rete di distribuzione insieme a NewPrinces, che investirà 200 milioni. Si tratta di circa 437,5 milioni in totale.

Si era parlato di vendita da un po’ di tempo, ma i grandi distributori italiani non avevano trovato una soluzione, né in gruppo né in solitaria, da Esselunga a Conad, fino a Coop. Vi erano stati dialoghi anche con distributori tedeschi, come Lidl.

NewPrinces Group è un gruppo italiano quotato alla Borsa di Milano guidato da Angelo Mastrolia. Nato da una azienda lattiero-casearia a Salerno, in Campania, il gruppo ha poi acquisito marchi come Giglio, Delverde e Plasmon.

Con l’operazione Carrefour dovrebbe rilanciare un marchio storico della distribuzione “GS”, e potrebbe superare i 7 miliardi di euro di fatturato entro il 2026, con circa 20 mila dipendenti.

Una riunione sul passaggio gestione si è tenuta con le organizzazioni sindacali dei lavoratori il 30 luglio a Roma, al Ministero italiano delle imprese e del Made in Italy.

I punti di forza dell’esperienza Carrefour in Italia

In questi anni, Carrefour in Italia ha contribuito a avvicinare la distribuzione ai modelli in corso negli altri Paesi europei. Ha rilanciato il commercio di prossimità, sia in montagna sia nei centri urbani con oltre 800 Carrefour Express.

Sono stati utili nei centri storici ma anche in località in altitudine. Li si trova nel centro di Torino ma anche a Étroubles, a Brusson, Valpelline o Entrèves in Valle d’Aosta, a Sestriere, Sauze d’Oulx o Pomaretto in Piemonte e lungo al costa ligure.

La diffusione urbana – come spiega Sabina Rogi su Italia Oggi – e in zone meno densamente abitate è stata seguita in parte in Italia anche dagli altri operatori della distribuzione, con il modello del franchising. Vi è stata condivisione di responsabilità, anche economiche, accesso ai prodotti e schema organizzativo comune. Il futuro della rete locale e dei piccoli centri sarà senz’altro da seguire nel corso dei prossimi mesi.

Carrefour ha anche portato il modello di apertura 24 ore, che è iniziato sin dal 2012, adattandosi poi alla domanda. Diverse strutture di Carrefour hanno poi rinunciato all’apertura permanente ma hanno mantenuto orari prolungati, fino alle 22.30 o fino alle 24. Infine Carrefour ha lavorato molto sul tema della tracciabilità, anche con l’utilizzo di tecniche blockchain, e sulla diffusione di prodotti locali o di filiera nazionale italiana. Auchan aveva fatto altrettanto nei grandi ipermercati, ma nei Carrefour alpini si posso ancora adesso trovare tome, fontina, salumi e vini locali.

L’impostazione dei prodotti rimaneva italiana, con più formaggi freschi, pasta e verdure in stile nazionale. Non si trovavano la raclette o le ostriche, ma vi è stata una maggiore diffusione dello yogurt, e con Carrefour erano arrivati anche il camembert e il brie.

Carrefour è il terzo distributore francese a uscire dal mercato italiano, dopo Auchan nel 2019, e la FNAC nel 2012.

Come andrà

L’ingresso di NewPrinces apre una fase ancora da capire. In parte vi sarà continuità con la linea già esistente, ma si cercherà una integrazione verticale tra marchi industriali e rete vendita. Il piano reso noto ai media prevede interventi sui punti vendita, il rilancio del marchio GS, il potenziamento della logistica refrigerata.

Una distribuzione su più canali dovrebbe integrare quella nei punti vendita: home delivery e direttamente alle strutture alberghiere e di ristorazione. Va infine notato che nel giorno della notizia della cessione, il 24 luglio, il gruppo Carrefour è salito in borsa, mentre il gruppo NewPrinces è sceso.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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