Il parco fotovoltaico lineare a Caderousse, non lontano da Orange, lungo la pista ciclabile ViaRhôna tra Saint-Gingolph/Ginevra e Marsiglia/Sète, è un test in scala reale nella transizione energetica. Sviluppato dalla Compagnie Nationale du Rhône (CNR – gestione del Rodano, dell’acqua e dell’energia, fatturato 3,3 miliardi nel 2023), il dimostratore di 900 metri prefigura un modello di produzione solare compatibile con gli attuali vincoli nell’uso dei suoli.
In Francia, come in Italia e in Svizzera, le grandi superfici disponibili per gli impianti fotovoltaici sono sempre più rare. Per aggirare l’ostacolo, il progetto Ophelia (per Ombrières PHotovoltaïquE grand LInéAire) sta valutando l’installazione di pannelli solari su linee di terreno già utilizzate per altri scopi: piste ciclabili, argini, bordi stradali, linee ferroviarie o barriere antirumore.
A Caderousse, nella zona di Vaucluse, sei strutture fotovoltaiche di 110 metri ricoprono un tratto della pista ciclabile ViaRhôna, su circa quattro chilometri a monte della centrale idroelettrica del Rodano. In estate, oltre al progetto energetico, l’ombra dei pannelli migliora notevolmente il comfort dei ciclisti.
Anche in Svizzera sono in corso progetti di fotovoltaico lineare, in particolare sulle autostrade, come a Yverdon-les-Bains, con 2.400 pannelli e 1 GW di potenza. Un’iniziativa pilota sul lineare è in corso anche sulla ferrovia a Buttes, nel cantone di Neuchâtel.
Un dimostratore a corrente continua e il potenziale di sviluppo
Il progetto, con una capacità di un megawatt di potenza (1 MWp), è sia una campagna di comunicazione sulla tecnologia – rivolta anche all’industria – sia un esperimento su scala reale. I partner – Nexans, Schneider Electric, SNCF e il SuperGrid Institute – stanno provando un’architettura elettrica a media tensione in corrente continua piuttosto nuova. L’obiettivo è di limitare le perdite di energia associate alla lunga lunghezza dei cavi, un aspetto importante per la redditività dell’energia solare lineare su larga scala.
Secondo le stime della Compagnie Nationale du Rhône, il potenziale complessivo delle infrastrutture lineari in Francia (piste ciclabili, autostrade, reti ferroviarie e altro) potrebbe raggiungere i 60 mila chilometri, ovvero quasi 60 GWp, una capacità superiore a tutta l’energia solare attualmente installata, oppure 35 GWp e 38 TWh/anno esclusa la ferrovia.
Inoltre, questo tipo di impianto evita i conflitti d’uso e sfrutta aree già antropizzate. In Francia, la legge Aper del 2023 (per adattare le energie rinnovabili al territorio e al paesaggio) facilita in progetti energetici di questo tipo.
Sostenuto dal programma France 2030 e coordinato dall’Agenzia francese per la transizione ecologica (ADEME), il progetto Ophelia intende dimostrare la fattibilità industriale per queste infrastrutture. L’obiettivo dell’operazione è rimuovere i pregiudizi tecnologici, oltre che economici, e convincere l’industria mostrando l’esistenza di questo mercato.
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