Nella stagione invernale 2025–2026, Megève, una delle località turistiche più esclusive delle Alpi, ospita la sesta edizione della Digital Art EXPO, una mostra gratuita e diffusa che unisce arte contemporanea e tecnologia.
Aperta dal 20 dicembre 2025 al 30 aprile 2026, l’iniziativa è composta da installazioni immersive, opere digitali e esperienze in realtà aumentata, tra spazi pubblici e istituzioni culturali del villaggio.
La mostra rappresenta un esempio di come l’arte digitale possa entrare in dialogo con contesti non urbani, con un pubblico ampio e composito, di residenti, turisti internazionali e famiglie. L’evento principale si terrà il 12 gennaio 2026 presso l’Auditorium du Palais con presentazioni di artisti, performance e attività partecipative.
La dimensione immersiva nelle vie di Mégève
Nel grande Auditorium du Palais sono esposte opere video, installazioni interattive e lavori di artisti visivi francesi e internazionali, mentre nelle vie e negli spazi pubblici del paese sono disseminate esperienze digitali, che si attivano con dei QR code posizionati i portici e nelle piazze. Si realizzano in questo modo realtà aumentate che si sovrappongono all’architettura alpina del villaggio. È un effetto notevole: tra le molte esperienze di questi anni, tra proiezioni serali su facciate storiche, ologrammi parlanti nei musei, stanze con immagini avvoltenti nelle tre dimensione, questa di Mégève è senza’altro un bella esperienza da fare.
Il percorso è accessibile senza barriere architettoniche, aperto a tutti e gratuito. Contribuisce a ridefinire l’accessibilità culturale, mentre Megève diventa in un luogo in cui l’arte non solo si osserva, ma si attraversa senza mediazioni.
Arte digitale in una località turistica
Megève è una delle stazioni sciistiche più conosciute e frequentate, con un turismo internazionale importante. Fondata come località turistica negli anni venti dalla famiglia Rothschild, ha mantenuto un profilo legato a un’idea di eleganza discreta e identità locale, un po’ chic, come è apparsa nella quarta stagione della serie TV Emily in Paris, nel 2024. Inserire un’esposizione di arte digitale in questo contesto è da un lato un modo di arredare la località turistica, dall’altra introdurre un elemento di sperimentazione culturale molto legata al presente della trasformazione digitale.
L’offerta della mostra costituisce poi un’attrazione culturale indipendente rispetto allo sci e alla congiuntura del tempo e del clima. Infine, e non è banale, si tratta di arte collocata in un contesto alpino, della creaziona di un’esposizione di livello europeo in zona di montagna.
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