Mont Blanc Adventure è il nuovo gioco online firmato Fondazione Montagna Sicura e finalizzato ad apprendere e approfondire la tematica dei rischi in montagna “da lontano” e senza dovere indossare ramponi o imbraghi. Si tratta di un browser game sviluppato dall’azienda di Udine Simtech, nato con l’obiettivo di proporre ai più giovani un primo contatto con il mondo dell’alpinismo attraverso un linguaggio immediato e accessibile.

Il gioco Mont Blanc Adventure e i rischi in montagna

L’esperienza virtuale di Mont Blanc Adventure guida il giocatore dalla partenza a Courmayeur (Valle d’Aosta) alla vetta del Monte Bianco e sino alla discesa dall’altro capo del confine a Chamonix (Alta Savoia). Lungo il percorso del gioco, una guida alpina fornisce indicazioni circa i potenziali rischi che potrebbero essere corsi in montagna, contestualizzando l’azione con nozioni base su sicurezza, territorio e cambiamento climatico.

L’iniziativa punta molto sul legame con il territorio reale, tanto che rifugi, funivie ed edifici simbolici sono stati ricostruiti in 3D e inseriti in scenari esplorabili e arricchenti in termini di informazioni naturalistiche, ambientali e storiche. La piattaforma, accessibile da qualsiasi browser sia su computer sia su smartphone e disponibile in italiano e francese oltre che in inglese, è uno dei risultati del progetto Interreg Alcotra Italia-Francia 2021/2027 “PrévRisk-CC”.

Simulare per imparare: l’approccio di Avalanche VR

Accanto Mont Blanc Adventure, la Fondazione Montagna Sicura ha sviluppato negli anni passati un secondo strumento questa volta dotato di una impronta più tecnica denominato Avalanche VR. Tramite l’ausilio di un visore Oculus, l’utente si ritrova immerso in uno scenario di sci fuoripista, dove una valanga cambia improvvisamente la situazione portandolo a contatto con la gestione dell’emergenza insita nel piano integrato Pitem Risk.

L’interazione con l’ambiente – dalla ricerca con ARTVA all’uso di pala e sonda – permette di sperimentare in prima persona le fasi dell’autosoccorso, seguite dall’intervento del soccorso alpino. Questo e le successive spiegazioni mediche legate a ipotermia, traumi e interventi di urgenza sono verificati dalle guide alpine valdostane al fine di mantenere un alto grado di aderenza alla realtà.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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