Da oltre cinquecento anni, la Foire de Crête anima la vita di Thonon-les-Bains: quest’anno di terrà giovedì 4 settembre 2025, dalle ore 7 alle 23.

La Foire de Crête testimonia la continuità di un patrimonio agricolo, storico e festivo e conserva un forte carattere identitario che la rende uno degli appuntamenti popolari più importanti della Savoia.

Una manifestazione nella storia del Chiablese savoiardo

La Foire de Crête, organizzata ogni primo giovedì di settembre, risale al XIII secolo, quando i Conti di Savoia concessero alle città delle franchigie, ovvero privilegi commerciali e fiscali che permettevano agli abitanti delle campagne di venire a vendere i propri prodotti senza tasse eccessive.

Nel 1265, Filippo I di Savoia concesse già a Thonon due fiere annuali, ma solo nel 1514 un editto di Carlo III, detto il Buono, istituì ufficialmente la Foire de Crête. Carlo Emanuele di Savoia consolidò la fiera nel 1598 e istituì quattro fiere franche di quindici giorni.

Oggi sopravvivono solo la Foire de Crête e quella di Saint-André. Dal 1866, con decisione prefettizia, sei anni dopo l’annessione della Savoia alla Francia, le autorità trasferirono il campo della fiera dalla place du Château e dalla place des Arts all’esplanade de Crête, che da allora rimase il centro della manifestazione.

Un radicamento locale con legami transfrontalieri

La Foire de Crête a Thonon (c) Ville de Thonon Apidae

Oggi, anche se il suo carattere agricolo si è attenuato, l’edizione 2025 metterà in risalto questa dimensione grazie al concorso di vacche da latte organizzato con i giovani agricoltori dei cantoni di Douvaine, dell’altopiano di Gavot e della valle di Abondance.

Il resto della fiera conserva un carattere festoso e commerciale, con la presenza di numerosi venditori ambulanti, ristoranti temporanei, mercati vari e una vogue (fiera popolare).

Come ogni anno, la giornata sarà di vacanza in molte scuole e aziende locali, mentre un battello garantirà un servizio speciale di trasporto dalla Svizzera.

Al di là degli scambi, una costante rimane: gli atriaux, specialità locale composta da trito di maiale avvolto in una rete di budello, saranno proposti nei ristoranti di Thonon, perpetuando una tradizione culinaria indissociabile da questa giornata.

L’esplanade de Crête, dove l’albero segnava lo status

L’esplanade de Crête è fiancheggiata da castagni e noci. La loro presenza ricorda un’antica regola che imponeva a ogni nuovo borghese di Thonon di piantare un noce sulla piazza. Gli alberi sono la testimonianza materiale di questa pratica ormai scomparsa.

La fontana centrale, spostata dalla piazza del Castello, e gli edifici circostanti, tra cui l’antico seminario minore e l’istituto del Sacro Cuore, completano il quadro architettonico e urbano del sito.

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