Dal 2026 numerosi studenti frontalieri che fino a giugno frequentavano le classi del cantone svizzero di Ginevra inizieranno l’anno scolastico in Alta Savoia o nell’Ain.
La decisione del Consiglio di Stato di Ginevra, adottata lo scorso giugno, prevede l’esclusione di nuovi studenti residenti in Francia a partire dalla rentrée del prossimo anno scolastico, dal 2026, e la possibilità di terminare il ciclo già intrapreso (scuola materna, primaria, secondaria) ma non l’intera scolarizzazione. Secondo le stime, il procedimento di esclusione sarà completato nel 2029.
La misura, che riguarda progressivamente oltre duemila ragazzi e ragazze, ha suscitato proteste delle famiglie, ricorsi giuridici e scambi diplomatici tra Parigi e Berna.
Un regime transitorio dal 2018
Negli ultimi anni gli studenti frontalieri hanno potuto iscriversi nelle scuole di Ginevra grazie a un regime transitorio introdotto nel 2018. In quella stessa data, il Consiglio di stato aveva deciso di applicare il principio di scolarizzazione presso il luogo di domicilio, ma consentendo a chi era già in un scuola ginevrina di completare il percorso scolastico nella sua interezza. In casi particolari, erano ammessi anche i fratelli minori.
Malgrado il principio generale, la soluzione transitoria ha prodotto un aumento degli studenti. Il Consiglio di Stato ha fatto notare che sono poi mancati i posti per accoglierli. Sono state adottate delle soluzioni tampone: spazi provvisori, sopralevazione di edifici, gestione dell’orario scolastico con inizi anticipati.
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