Il 2 dicembre 2025 si apre in Valle d’Aosta la terza edizione del Sommet Grand Continent, con una giornata aperta e dedicata ai temi dell’autonomia, del pensiero europeo e del futuro dell’umanesimo. Il programma, distribuito tra l’Università della Valle d’Aosta e il MegaMuseo di Aosta, inaugura uno dei momenti più significativi del dibattito europeo degli ultimi anni, promosso dalla rivista Le Grand Continent, diretto da Gilles Gressani, in partenariato con la Regione autonoma Valle d’Aosta.
Il Sommet è una grande occasione di visibilità internazionale della Valle d’Aosta, e la prima giornata è un’occasione di lavoro come laboratorio europeo aperto, come luogo di confronto istituzionale e culturale. Già nella scorsa edizione vi era stato un momento importante ad Aosta, in apertura, per esempio riguardo agli sviluppi del Trattato italo-francese del Quirinale. Quest’anno i temi sono ancora più articolati, in tre sessioni, su autonomia come principio, sull’autonomia dell’Europa rispetto alle “potenze imperiali“, e sul futuro dell’umanesimo, osservato in questa fase di scossoni ideali e politici. Un grande momento quindi.
I giorni seguenti si svolge il Sommet con i leader europei, tra Saint-Vincent, Aosta, Verrès e Breuil-Cervinia, in un momento particolarmente complicato e grave per l’Europa tra trasformazioni anche politiche interne, invasione delle Russa in Ucraina e soluzioni di cessate il fuoco con rischi gravi e diplomazie difficili.
Autonomie e identità europee: la giornata inaugurale del 2 dicembre
Il convegno di apertura del 2 dicembre si terrà alle ore 15 presso l’Università della Valle d’Aosta con un focus sul tema delle autonomie. Dopo i saluti dell’assessore regionale agli Affari europei Leonardo Lotto, la prima tavola rotonda sarà dedicata all’autonomia regionale, in omaggio a Valerio Onida, giurista e presidente emerito della Corte costituzionale. Interverranno Luciano Caveri, membro del Comitato europeo delle Regioni, e Anna Maria Poggi, dell’Università di Torino e presidente della Fondazione CRT, con il professor Enzo Balboni, dell’Università di Milano e Maria Debora Braga, dell’Università della Valle d’Aosta. Potrebbe anche esserci Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione europea, che sta gestendo il processo di riforma e “rinazionalizzazione” dei fondi europei.
Alle 17, la seconda parte del convegno proporrà una lezione magistrale dello storico Patrick Boucheron del Collège de France, sul concetto di autonomia urbana come paradigma europeo. Seguirà una tavola rotonda geopolitica sull’autonomia dell’Europa nel confronto con le potenze imperiali, con la partecipazione, tra gli altri, dell’ambasciatore francese in Italia, Martin Briens.
La giornata si concluderà alle 20.30 al MegaMuseo di Aosta con una serata pubblica in lingua francese dedicata al futuro dell’umanesimo. Interverranno Barbara Cassin, membro dell’Académie française, Pascal Lamy, presidente delle cattedre di antropologia europea della Scuola normale di Parigi (e già a capo dell’OMS ed ex-commissario europeo), e Carlo Ossola, presidente dell’Istituto Treccani.
Dal 3 al 5 dicembre il confronto tra leader: la gravità delle sfide in Europa
Dopo l’apertura valdostana, il Sommet Grand Continent si svilupperà dal 3 al 5 dicembre, tra Saint-Vincent, Aosta, Verrès e Breuil-Cervinia. L’edizione 2025 si svolge in un momento particolarmente critico per l’Europa: nel pieno delle trattative per un possibile cessate il fuoco in Ucraina, l’Unione deve affrontare nuove sfide legate alla sicurezza, alla coesione politica interna e alla riorganizzazione economica e strategica. Le Grand Continent si è distinto in queste settimane per aver diffuso e commentato i principali documenti in discussione, compreso il testo completo del “piano” in 28 punti per il cessate il fuoro in Ucraina.
Oltre 180 ospiti internazionali discuteranno i temi centrali della trasformazione digitale, ecologica e geopolitica del grande continente.
Saranno presenti Andrej Plenković, primo ministro della Croazia; Salomé Zourabichvili, presidente della Georgia; Yolanda Díaz, vicepresidente del governo di Spagna e quindici ministri europei. Ci saranno Cristina Gherasimov, vicepresidente del governo della Moldavia, Mathias Cormann, segretario generale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), Marija Pejčinović Burić, segretaria generale del Consiglio d’Europa e Richard Moore, che è stato direttore del Secret Intelligence Service (MI6) del Regno Unito.
Tra i partecipanti figurano inoltre Oleksandra Matvijčuk, Premio Nobel per la Pace 2022 e attivista per i diritti umani in Ucraina, Samantha Cristoforetti, astronauta dell’Agenzia spaziale europea (ESA), Giuliano da Empoli, scrittore e analista politico (e figura chiave de Le Grand Continent), Paolo Benanti, francescano e consigliere per l’intelligenza artificiale di Papa Francesco, Charlotte Casiraghi, filosofa e promotrice culturale del Principato di Monaco.
Scuole, università e il Sommet raccontato dai media europei
Il Sommet presta un’attenzione specifica ai giovani e alla formazione, e sviluppa quindi altre relazioni con la Valle d’Aosta, che lo ospita, oltre alla giornata inaugurale ad Aosta. Il 2 e 3 dicembre si terranno attività rivolte alle scuole presso l’ex cotonificio Brambilla di Verrès e a Palazzo regionale di Aosta. Le iniziative, coordinate con la sovrintendente regionale Marina Fey, affronteranno il tema dell’orientamento scolastico nel mondo francofono e le implicazioni dell’intelligenza artificiale nella formazione di un pensiero critico.
La copertura dell’evento vedrà la partecipazione di testate internazionali come Le Monde, El País, Financial Times e Politico. Inoltre, la trasmissione radiofonica francese Les Matins de France Culture, seguita ogni giorno da oltre un milione di ascoltatori, sarà trasmessa in diretta dalla Valle d’Aosta il 4 e 5 dicembre, con approfondimenti quotidiani sui temi e gli ospiti del sommet.
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