Il 2 dicembre 2025 ad Aosta inizia il Sommet Grand Continent, con una giornata inaugurale dedicata a autonomia, pensiero europeo e futuro dell’umanesimo. L’evento, promosso dalla rivista Le Grand Continent in collaborazione con la Regione autonoma Valle d’Aosta, riunisce esperti, studiosi e personalità istituzionali in un confronto pubblico che apre una delle più importanti occasioni di incontro politico e di riflessione sull’Europa degli ultimi anni.

Il Sommet proseguirà nei giorni successivi tra Saint-Vincent, Verrès e Breuil-Cervinia con la partecipazione di ministri, esperti e leader europei, mentre la giornata inaugurale rappresenta un momento aperto di grande valore per i suoi contenuti e per le voci coinvolte, da Patrick Bucheron a Pascal Lamy, da Jean Pisani-Ferry a Carlo Ossola, dall’ambasciatore di Francia in Italia Martin Briens alla professoressa Anna Maria Poggi, che è tra l’altro a capo della Fondazione CRT. E ce ne sono ancora.

Per cominciare, autonomia e diritto nella costruzione europea

Il primo appuntamento si svolge presso l’Università della Valle d’Aosta dalle 15 alle 17 e si concentra sull’approccio giuridico all’autonomia regionale. Ci saranno Maria Debora Braga, direttrice del Dipartimento di Scienze Politiche ed Economiche dell’ateneo, e Leonardo Lotto, assessore regionale agli Affari europei.

Una sessione sarà dedicata al ruolo delle regioni nella costruzione europea, moderata da Patrik Vesan, professore di scienze politiche. Intervengono Enzo Balboni, docente di diritto costituzionale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, autore di un recente volume sul regionalismo italiano, Luciano Caveri, politico e giornalista con una lunga esperienza nelle istituzioni valdostane, e Anna Maria Poggi, professoressa all’Università di Torino ed esperta di diritto costituzionale. Nel programma, con riserva, si era anche prenotato Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione europea. È opportuno registrarsi, gratuitamente.

Boucheron, Briens, Pisani-Ferry, autonomia tra città e relazioni internazionali

La seconda parte del programma si tiene sempre all’università, dalle 17 alle 20, e amplia la riflessione sulle scale dell’autonomia, spostando lo sguardo dal livello urbano a quello internazionale. Ad aprire il pomeriggio è una lezione magistrale dello storico Patrick Boucheron, professore al Collège de France e specialista di storia urbana dell’Italia medievale, introdotto da Antonio Mastropaolo.

Alle 18 si discute invece del rapporto tra autonomia, geopolitica ed economia.

Partecipano Martin Briens, ambasciatore di Francia in Italia, Marlène Laruelle, docente di scienze politiche all’Università George Washington, Jean Pisani-Ferry, economista e presidente dell’Institut de l’économie pour le climat, e Andrea Capussela, fellow della London School of Economics. La sessione è presieduta da Nava Consuelo Rubina, docente all’Università della Valle d’Aosta.

Anche qui è opportuna la registrazione gratuita.

Lamy, Cassin, Ossola: umanesimo futuro tra archeologia e filosofia

La giornata si conclude dalle 20.30 alle 21.30 e si sposta presso il MegaMuseo di Aosta, dove ha sede l’area megalitica. In questo spazio in cui si intrecciano memoria, religione e cultura, si tiene una riflessione pubblica sul futuro dell’umanesimo, a partire dalle tracce del passato e dalle sfide contemporanee.

Intervengono Barbara Cassin, filosofa e accademica francese, autrice de La guerre des mots, Pascal Lamy, ex direttore dell’Organizzazione mondiale del commercio e promotore delle Chaire d’anthropologie européenne, e Carlo Ossola, filologo e presidente dell’Istituto Treccani, autore del recente Entrez sans frapper. Il dibattito esplora la possibilità di una visione umanista proiettata verso il futuro, in un contesto in cui le fondamenta culturali dell’Europa sono sottoposte a nuove tensioni.

La registrazione è sempre opportuna e gratuita.

LEGGI ANCHE: Valle d’Aosta, Europa, il Sommet Grand Continent 2025

Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

Exit mobile version