L’infanzia nelle sue differenti declinazioni tematiche rappresenta il cuore della mostra “Steve McCurry – Children”, allestita al Palazzo Ducale di Genova sino alla prossima domenica 10 marzo. Prima esposizione del celebre fotografo umanista dedicata ai bambini, centro nevralgico di alcuni dei suoi più suggestivi scatti, essa è stata realizzata da Civita Mostre e Musei in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura; essa gode peraltro della curatela di Biba Giacchetti e Melissa Camilli del team “Sudest57”.

I protagonisti di “Steve McCurry – Children” sono piccoli volti e corpi differenti per etnia, abiti e tradizioni ma accomunati da una eguale energia, una inesauribile gioia e un desiderio di gioco che supera anche le condizioni sociali e ambientali più difficoltose o conflittuali. Grazie a una serie di circa cento immagini catturate in ogni parte del mondo, l’esposizione vuole essere un viaggio nelle vite di bambini diversi ma accomunati dal medesimo linguaggio e dalla medesima innocenza; ma essa vuole divenire per lo spettatore, catapultato nel ricordo della sua stessa infanzia, uno spunto di riflessione circa la responsabilità umana verso le nuove generazioni.

“Steve McCurry – Children” prevede peraltro alcune attività informative, formative e didattiche rivolte a ragazzi e adulti e finalizzate ad approfondire la “Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. Stando ai più recenti rapporti stilati dalle numerose organizzazioni internazionali che si occupano delle fasce più piccole della popolazione globale, circa un bambino su sei e a oggi costretto a vivere in zone di guerra: non a caso lo stesso McCurry si è detto a più riprese convinto che l’istruzione possa rappresentare un utile strumento per la costruzione di un futuro migliore di libertà e autodeterminazione per i cittadini del domani.

Il ticket di accesso alla mostra “Steve McCurry – Children” può essere acquistato online al prezzo di 15 euro per l’intero e 13 euro per il ridotto.

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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