L’industria dell’aerospazio riveste sempre più importanza nel dibattito pubblico per via delle opportunità imprenditoriali a essa connessa, in particolare a Torino. L’Italia, da parte sua, vanta una filiera completa nel settore, dalla costruzione di satelliti e dall’acquisizione di dati alla gestione di immagini e big data. Oltre alle imprese più importanti come Thales Alenia Space e Telespazio (entrambe partecipate di Leonardo, gruppo industriale internazionale attivo nella difesa, nell’industria aerospaziale e nella sicurezza con principale azionista il ministero dell’Economia e delle finanze), sono presenti comparti produttivi specializzati in cui fioriscono imprese medio-piccole.

Torino si sta sempre più affermando come centro nevralgico dell’industria dello spazio. Il capoluogo piemontese occupa per questa filiera più di 35 mila addetti e genera un fatturato di oltre 8 miliardi di euro.

I dialoghi italo-francesi su aerospazio e difesa

L’industria e la ricerca aereospaziale hanno un’importanza per lo sviluppo del territorio ma anche per le relazioni italo-francesi e per il rafforzamento complessivo dell’Europa nel settore. Il 2 febbraio scorso, l’argomento è stato trattato dai “Dialoghi Italia-Francia: difesa e Trattato del Quirinale“, che si sono tenuti a Palazzo Giustiniani, una delle sedi del Senato, a Roma. L’incontro è stato organizzato da IREFI (Istituto per le Relazioni Economiche Francia-Italia, un’Associazione “bilaterale” indipendente) in collaborazione con il CEPS ( Centre d’Etudes et de Prospective Stratégique) di Parigi.

I nomi dei partecipanti fanno intendere quanto il settore sia centrale nelle politiche europee e dei due Paesi: si va da Claudio Graziano, Presidente di Fincantieri a Antoine Bouvier, Head of Strategy and Public Affairs di Airbus, da Stefano Pontecorvo e Roberto Cingolani, rispettivamente Presidente e Amministratore di Leonardo a Emmanuel Chiva, capo della direction générale de l’armement (DGA) del’esercito francese con il collega italiano Luciano Portolano, Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti. Vi erano anche rappresentanti della diplomazia (tra cui l’ambasciatore francese a Roma, Martin Briens) e della politica (Hervé Marseille, senatore francese presidente del gruppo interparlamentare Italia-Francia, Linda Lanzillotta, Matteo Perego di Cremnago – sottosegretario alla difesa – l’ex ministro Christian Pierret e altri).

Nell’occasione, è stato anche presentato un paper IREFI-CEPS su Difesa e Aerospazio, prospettive industriali e tecnologiche tra l’Italia e la Francia.

Torino Città dell’aerospazio

Va proprio nella direzione di implementare la vocazione di Torino quale punto di riferimento dell’industria dello spazio – e quindi polo di riferimento per le relazioni con la Francia e con l’Europa – la posa della prima pietra della “Città dell’aerospazio”. L’evento si è tenuto alla fine del 2023 nel nucleo industriale Leonardo di Corso Marche, un sito storico legato allo sviluppo industriale aeronautico e spaziale della città e dell’Italia. Il progetto è frutto di un partenariato tra settore pubblico e privato composto dal Politecnico di Torino, dall’Università degli Studi di Torino, dalla Regione Piemonte, dal Comune di Torino, dalla Camera di commercio e da Leonardo.

È prevista inizialmente la creazione di un edificio di 10 mila metri quadri chiamato “Fabbricato 37” al cui interno verranno posizionati laboratori del Politecnico che serviranno a sviluppare tecnologie innovative, fare formazione e attirare PMI e start up con laboratori, sedi e uffici. Nel frattempo, all’interno del suo perimetro, sono già presenti la sede torinese di Leonardo Velivoli, ALTEC (Aerospace Logistics Technology Engineering Company) e Thales Alenia Space.

Il quartiere industriale dell’aerospace torinese sarà pienamente operativo dal 2028 e costituirà l’occasione per riqualificare e ammodernare l’intera zona; sono previsti oltre 4 mila occupati totali con circa 380 milioni di euro di investimenti in ricerca e sviluppo nei prossimi anni.

Il contesto piemontese

Oltre alla “Città dell’aerospazio”, il Piemonte e in particolare l’area circostante la città di Torino ospitano la sede torinese di Thales Alenia Space Italia. Tale polo aerospaziale è composto da oltre 10 mila impiegati, più di 400 PMI, tre atenei e tre centri di ricerca in grado di offrire un contributo scientifico a livelli di eccellenza internazionale.

La struttura può contare su oltre 50 mila metri quadrati di impianto con un focus produttivo dedicato all’esplorazione spaziale. L’alto livello è testimoniato dalla partecipazione alle maggiori missioni scientifiche europee e dall’incarico della costruzione dei moduli della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). L’altra attività d’eccellenza dello stabilimento è quella dei satelliti scientifici e delle sonde destinate all’esplorazione dell’Universo.

Thales Alenia Space, inoltre, ha firmato con l’Agenzia Spaziale Italiana un contratto per lo sviluppo della “Space Factory 4.0”, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Essa guida un raggruppamento temporaneo di imprese per la progettazione e la realizzazione di un sistema di fabbriche spaziali interconnesse presenti in Italia e che sarà operativo entro il 2026.

In Francia, Thales Alenia Space occupa 4800 dipendenti in aree industriali a Tolosa e a Cannes, dove si trova la sede legale.

Classe 1990 nato ad Aosta. Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali. Studia presso l'Université Paris Descartes di Parigi per il programma Erasmus e l'Université Catholique de Louvain a Bruxelles dove consegue un master in studi europei. Ha collaborato con diverse riviste specializzate sul tema della geopolitica. Scrive per Nos Alpes da gennaio 2024

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