San Valentino è oramai alle porte e per stupire chi si ama non vi è nulla di meglio che regalare un fine settimana di relax e divertimento lontano da casa, magari spulciando qualcuno dei consigli che la rubrica “Nos Alpes Weekend” serba per i suoi lettori.

Coloro che apprezzano la letteratura e la storia non potranno rinunciare a una gita fuori porta a Manosque, dove visitare l’esposizione permanente dedicata a Jean Giono presso l’Hôtel Raffin. Coloro che invece amano maggiormente l’arte e la cultura non potranno esimersi da una visita alla Promotrice delle Belle Arti di Torino, dove un allestimento di cento opere illustra la vita e il tormento di Antonio Ligabue.

E se alfine ciò che si cerca è soltanto una occasione per mangiare e bere al meglio, è da sapere che Alto Piemonte e Gran Monferrato sono appena state nominate “Città europea del vino 2024”. Per festeggiare e promuovere tale importante riconoscimento, lungo tutto il 2024 le due località organizzeranno una serie di iniziative imperdibili.

Jean Giono

L’esposizione “Jean Giono – Les chemins de l’œuvre” (“Jean Giono – I cammini dell’opera”) è stata allestita e curata dal Centro Jean Giono sin dal 2019. Su di una superficie pari a 120 metri quadri, essa si configura quale percorso scenografico attraverso interviste e spezzoni di lungometraggi, fotografie o documenti originali, oggetti intimi e lettere; l’itinerario vuole ripercorrere la creatività e ritracciare la composizione di uno degli scrittori, saggisti e traduttori più importanti del secolo scorso.

Antonio Ligabue

Alla Promotrice delle Belle Arti, con sede nel Parco del Valentino a Torino, Antonio Ligabue viene svelato nei reconditi più profondi della sua psiche attraverso una inedita collezione di 71 dipinti, 8 sculture e 13 disegni. “Antonio Ligabue – La grande mostra” mette a nudo il talento di un genio visionario in perpetua evoluzione, l’appassionata ricerca attraverso la quale egli inventava e rinnovava le sue stesse opere servendosi di colori violenti e al contempo armonici.

Alto Piemonte e Gran Monferrato

Restiamo in Piemonte ancora per qualche tempo ma spostiamoci dalla letteratura al buon vino, dall’arte alla tavola. Alto Piemonte e Gran Monferrato sono da poco state insignite del titolo di “Città europea del vino 2024”. Più specificatamente, il riconoscimento è stato attribuito a venti comuni del Piemonte a vocazione produttiva vinicola, ovverosia Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco.

Proprio per celebrare tale fondamentale traguardo è stato pensato un ricco programma di eventi variegati sui diversi territori coinvolti dal progetto. Il primo in ordine cronologico è l’esposizione fotografica relativa al concorso europeo “Paesaggi del vino” di Romagnano Sesia.

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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