Sabato 20 e domenica 21 luglio 2024 al Colle dell’Assietta, tra la Valle di Susa e la Val Chisone in Piemonte, è in programma la 56esima edizione della rievocazione della battaglia dell’Assietta del 1747.
La Festa del Piemonte, istituita nel 2022 per promuovere il patrimonio identitario e storico culturale territoriale, è intitolata a questa battaglia al colle dell’Assietta.

Il programma

Il 20 luglio dalle ore 15.20, sono in programma visite al campo storico.
Dopo una cena conviviale al rifugio Casa Assietta Jack Canali, alle 21.30, è prevista la camminata con le torce fino all’obelisco sulla Testa dell’Assietta.  

Domenica 21, alle ore 10, è fissata la Santa Messa in lingua piemontese. Alle 11, si svolge la commemorazione ufficiale all’obelisco a cui segue la rievocazione storica della battaglia.
La giornata prosegue con un pranzo conviviale e con balli tradizionali.
Alle 15 è in programma la presentazione del volume La battaglia dell’Assietta e la campagna militare alpina del 1747, di Giovanni Cerino Badone ed Eugenio Garoglio.

Il programma della festa della rievocazione della battaglia del 1747 al Colle dell’Assietta.
Le programme du festival de reconstitution de la bataille de 1747 au col de l’Assietta (credits : Città metropolitana di Torino)

La battaglia del 1747

La battaglia del 19 luglio 1747 si svolse sul colle dell’Assietta, in Piemonte ma allora nel Regno di Sardegna e dei Savoia, a oltre 2500 metri di altitudine, lungo lo spartiacque fra la Val di Susa e la Val Chisone. L’evento bellico si inserisce nello scenario della guerra di successione austriaca, che ha visto scontrarsi, nel XVIII, le potenze europee dell’epoca.
L’esercito austro-sardo di Carlo Emanuele III di Savoia era in posizioni di difesa rispetto alle forze di Luigi XV. Lo scontro fu sanguinoso e impegnativo sotto il profilo militare.

L’evento è celebrato ancora oggi in Piemonte perché, malgrado la differenze numeriche, le forze sarde e austriache inflissero una pesante sconfitta alle forze francesi.

Il loro ultimo assalto al colle avvenne dopo aver rimpiazzato i combattenti in prima linea con truppe fresche. I soldati sardi prevalsero per le posizioni sopraelevate e per i rigidi movimenti in colonna di parte francese, che a fine giornata, con gravi perdite, si ritirarono. Se ne ricordano i granatieri e la guida di Cacherano di Bricherasio. Il rapporto di forze era di 30 mila francesi contro 6-7 mila soldati sardi e austriaci.

La vittoria dell’Assietta fu l’ultima significativa sotto il profilo militare e politico per il governo sardo. Si assistette negli anni seguenti a uno spostamento del centro dei conflitti europei sull’asse del Reno. Poco dopo, nel 1756, i Savoia non furono coinvolti nella guerra dei sette anni, e anche culturalmente l’esercito mantenne struttura e cultura settecentesca. Con queste si trovò, nella prima guerra di indipendenza, a confrontarsi con le forze austriache più moderne, e a patire un grave sconfitta.

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