Italia e Svizzera sono scese a un accordo circa la modificazione del confine tra i due Paesi sito appena sotto la cima del Monte Cervino tra Zermatt (Canton Vallese) e Valtournenche (Valle d’Aosta). Questo a causa dello scioglimento dei ghiacciai provocato dal generale riscaldamento globale, che ha innescato la trasformazione delle storiche linee di frontiera definite da creste e nevi perenni.

Dal vecchio al nuovo confine

Come reso noto dall’Ufficio federale di topografia e come riconosciuto all’interno di un accordo sottoscritto nel 2008 tra i due Paesi, sull’arco delle Alpi la nozione di frontiera è mobile. Questo significa che essa viene stabilita sulla base della direzione verso la quale scorre l’acqua, che per circa il 40% dei 594 chilometri di spartiacque si trova sui più mutabili campi di neve o ghiacciai.

Tendenzialmente le linee tra Italia e Svizzera si situano in zone remote e pertanto di difficile accesso perciò il loro spostamento non genera alcuna divergenza. Quattro anni fa, però, il “trasferimento” sul suolo elvetico del Rifugio Guide del Cervino tra la Valle d’Aosta e il Cantone del Vallese aveva suscitato alcune controversie. Costruito nel 1984 in Italia, esso era stato spostato per via del ritiro del Ghiacciaio del Teodulo, che aveva modificato la fisionomia del crinale e di conseguenza anche l’ipotetica frontiera.

Anche il Lago artificiale del Gallo, conosciuto come Lago di Livigno poiché bagna l’omonima località lombarda nella sua parte meridionale, si trova nella sua metà settentrionale nel comune di Zernez (Cantone dei Grigioni). Lo stesso vale per la Val di Lei, ancora una volta in provincia di Sondrio (Lombardia) e per una piccola parte ugualmente in Hinterrhein (Cantone dei Grigioni).

Come cambia dunque il confine tra Italia e Svizzera?

Nel maggio 2023 la Commissione mista per la manutenzione del confine italo-svizzero ha già concordato una prima bozza di accordo conformemente agli interessi economici delle due parti. Lo scorso venerdì 27 settembre, poi, il Consiglio federale della Svizzera ha approvato la convenzione concernente la rettifica del confine tra i due Paesi, che l’Italia si trova attualmente in fase di avvallo.

Una volta ottenuta la duplice firma, il documento potrà essere reso pubblico e la rettifica che esso stabilisce potrà essere definitivamente messa in atto. Si tratterà, più nel dettaglio, di ridefinire la frontiera nelle zone della Testa Grigia, del Rifugio Carrel e della Gobba di Rollin.

A oggi la linea di separazione tra i due Paesi si estende per 744 chilometri, tra il Monte Dolent (tra Valle d’Aosta e Cantone del Vallese, al limitare ovest con la Francia) e il Piz Lat (tra Trentino-Alto-Adige e Cantone dei Grigioni, al limitare est con l’Austria); nel mezzo su situa il comune di Campione d’Italia, exclave italiana separata fisicamente dal resto della provincia di Como proprio dal Canton Ticino e dal Lago di Lugano.

Campione d’Italia ((c) Wikimedia Commons, OpenStreetMap, CC BY-SA 2.0)

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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