Molti giovani italiani lungo la stagione autunnale si muovono verso la Francia per lavorare nei campi durante il periodo della vendemmia. Si tratta perlopiù di studenti universitari che, oltre a una esperienza professionale all’estero, mirano a ottenere al loro rientro la cosiddetta disoccupazione da rimpatrio.

Come funziona la vendemmia in Francia

I ragazzi vengono a conoscenza delle possibilità offerte dalla vendemmia in Francia per il tramite di passaparola tra coetanei e gruppi social dedicati. Larga parte di essi ha meno di 30 anni e studia fuori sede, spesso in provenienza dal sud verso le università del nord Italia.

Tra i luoghi scelti figura anzitutto la Borgogna, celebre per la produzione di uve Pinot e Chardonnay da Champagne nonché Sauvignon e Merlot da Bordeaux. Altri trovano occupazione nella Vallée du Rhône, dove si coltivano uve rosse Syrah e uve bianche Marsanne, mentre numerosi ancora optano per la zona del Beaujolais.

Prima di accingersi a prestare servizio nei campi francesi, essi viaggiano assieme ad altri connazionali e non diretti all’azienda scelta come loro impiego all’estero, accanto alla quale alloggiano anche all’interno di semplici tende. Qui essi lavorano sette ore inframezzate da pause e sono ricompensati con un minimo salariale pari a circa 11,00 euro lordi ogni ora, nettamente superiore al compenso orario in Italia.

La disoccupazione e il servizio civile agricolo in Italia

Conclusa la vendemmia in Francia, gli studenti universitari fanno ritorno in Italia e possono dare il via all’iter per l’ottenimento della disoccupazione da rimpatrio. Questo inizia con la richiesta presso gli uffici competenti francesi del modulo U1, volto ad attestare i periodi di assicurazione per il calcolo dell’indennità. Possibile una sola volta nella vita, esso si conclude poi con il versamento di circa 580 euro al mese, che spalmati su di un semestre arrivano a circa 3.500 euro.

Specularmente, però, come accennato dal ministro italiano dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida durante il G7 di Siracusa tenutosi tra sabato 21 e domenica 29 settembre scorsi, quest’autunno sarà avviato il servizio civile agricolo.

Tra mercoledì 2 ottobre e giovedì 28 novembre aziende e associazioni interessate al reclutamento di giovani tra i 18 e i 28 anni potranno presentare domanda e ottenere dello Stato un rimborso pari a 507 euro. Questo dovrebbe poter sia incentivare l’assunzione di personale di nuova generazione sia invogliare i ragazzi ad affacciarsi al mondo dell’agricoltura.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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