Venerdì 4 ottobre, presso il Monastero della Stella di Saluzzo, si è tenuto un importante convegno dedicato alla tutela della Riserva del Monviso. Il tema portante è stato “Risorsa strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio: la Riserva della Biosfera Monviso MaB UNESCO”. L’obiettivo dell’incontro era quello di continuare il lavoro di sviluppo sostenibile e di conservazione della biodiversità all’interno del Parco.

Che cosa è la Riserva della Biosfera del Monviso?

Nelle Alpi, la Riserva della biosfera transfrontaliera coincide con i due Parchi naturali regionali del Monviso, in Piemonte, e del Queyras, nelle Hautes-Alpes. Essi hanno unito le forze e hanno presentato una domanda congiunta nel maggio 2013 nell’ambito di un programma di protezione istituito dall’Unesco.

Noto come “Programma Uomo e Biosfera” (MAB), questo comprende attualmente 748 siti in 134 Paesi, 23 dei quali sono transfrontalieri. Il suo scopo è di fornire soluzioni di sviluppo sostenibile agli attori locali e limitare gli effetti della crescita economica “tradizionale”, che consuma spazio e risorse e ha conseguenze sulla biodiversità.

Nel caso del Parco del Monviso, l’obiettivo non è però soltanto di tutelare la biodiversità bensì anche di creare un sistema di conservazione dell’ambiente locale, che comprenda il territorio montuoso, i fiumi e, in questo caso, i laghi alpini.

Una ricchezza ecologica transnazionale

La Riserva del Monviso va oltre i confini dei due Parchi che la costituiscono, comprendendo parti delle Hautes-Alpes e delle Alpes de Haute-Provence e un’ampia zona del Piemonte. Si estende su una superficie di 420 mila ettari intorno al Monviso, che si eleva a 3.841 metri di altitudine. In tutto sono coinvolti 86 comuni italiani e 20 francesi, per un totale di 300 mila abitanti.

Tra le altre cose, essa protegge alcuni laghi alpini del massiccio del Monviso e il Fiume Po; anche le praterie e le foreste alpine sono state poste sotto la sua ala.

Un ricco patrimonio socio-culturale

Grazie al lavoro della Riserva del Monviso, viene preservato il patrimonio culturale della zona, in particolare le tradizioni della transumanza e dell’agricoltura tradizionale. L’area vanta anche un variegato patrimonio storico, tra cui il Tunnel delle Traversette, che risale a più di 500 anni fa, o i numerosi siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, come i Castelli di Racconigi e Pollenzo, la città di Briançon e il Forte Mont-Dauphin.

L’area, che in virtù del suo status protetto ha una forte dimensione di ricerca scientifica, è impegnata anche sul fronte dell’educazione. Si tratta principalmente di iniziative rivolte agli studenti delle scuole secondarie dei due Paesi, che permettono di comprendere meglio le sfide ecologiche e di rafforzare la natura transfrontaliera.

La conferenza sulla Riserva del Monviso

La conferenza co-organizzata dai Parchi del Monviso e del Queyras ha avuto come obiettivo la presentazione di un nuovo protocollo di conservazione ; questo si concentra nello specifico sulle cinque riserve della biosfera lungo il Fiume Po.

Il pomeriggio è stato dedicato al riconoscimento UNESCO dei prodotti agroalimentari dell’area; il dossier, che rappresenta una revisione dei termini e delle condizioni di tale riconoscimento, sarà inviato alla sede di Parigi.

Tra gli interventi hanno figurato quelli di Dario Miretti, presidente del Parco del Monviso, e di Christian Blanc, presidente del Parc naturel régional du Queyras.

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