La tangibilità di una vita contadina fatta di sacrifici e immobilismo si scontra con la poesia di una natura intrisa di ricordi e rimpianti tra le righe di “Du même bois” (“Dello stesso legno”), il primo romanzo di Marion Fayolle. La sua penna dipinge un mondo, quello di una famiglia di agricoltori e allevatori da sempre stanziata sull’altopiano dell’Ardèche ma ora costretta a fare i conti con i cambi di vita delle nuove generazioni.

“Du même bois” di Marion Fayolle

Dopo una carriera decennale nei panni di fumettista e illustratrice per la casa editrice Magnani, Marion Fayolle ha voluto dedicare “Du même bois” alla propria famiglia, infondendogli un carattere al contempo dolce e ruvido. È il racconto della staticità di un mestiere di montagna quasi confortante nella sua indole immutabile; è la narrazione della scelta di una deviazione esistenziale pur dolorosa nella sua ineluttabilità.

Le pagine ricostruiscono lo scorrere perpetuo del tempo nello spazio aperto e inamovibile di una fattoria, scandito dalla monotonia della quotidianità e dal lavoro tra campi e bestiame. Ma nelle crepe si cela il rimpianto di nonni e genitori mossi dalla certezza che i loro figli non continueranno il mestiere che ha dato loro sostentamento, che la stirpe che essi hanno avviato è pronta all’estinzione.

L’opera scritta utilizza parole semplici per animare concetti complessi come l’amore per la propria terra, il debito verso gli animali e la necessità di un lavoro ben fatto per quanto ripetitivo. Ed è così che in un battere di ciglia le chiazze delle mucche divengono continenti, gli abiti floreali mutano in prati, la nonna assume la medesima silhouette del susino in giardino.

Il “Premio letterario Paysages écrits”

“Du même bois” di Marion Fayolle è stato vincitore, lo scorso giovedì 3 ottobre, della 4ª edizione del “Premio letterario Paysages écrits” della Fondation Facim, fondazione culturale savoiarda. Tale riconoscimento viene assegnato a una opera pubblicata nel corso dell’anno e capace di cogliere dettagli ed elementi del legame tra l’atto creativo e l’ambiente da cui esso scaturisce.

La cerimonia di premiazione si è svolta presso Villa Caramagne, a Chambéry-le-Vieux, ed è stata scandita da momenti letterari al fianco dei membri della giuria esaminatrice. Tra gli altri finalisti figuravano Sophie van den Linden con “Arctique solaire” (“Artico solare”, Denoël), Lune Vuillemin con “Border la bête” (“Fiancheggiare la bestia”, La contre allée) e Denis Infante con “Rousse” (“Rossa”, Tristram).

Informazioni tecniche

“Du même bois” di Marion Fayolle è stato pubblicato nel gennaio di quest’anno dalla casa editrice Gallimard. Oltre al “Premio letterario Paysages écrits” della Fondation Facim, esso ha ottenuto il “Premio Marcel-Pagnol” e il “Premio Habiter le monde”.

Parte della collezione “Blanche”, esso è acquistabile nelle principali librerie francesi oppure sui principali portali online. Esso è peraltro disponibile nella sua versione di audiolibro.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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