In Svizzera, la mostra “Alla ricerca della verità. Il giornalismo e noi” esplora il ruolo del giornalismo nella democrazia e nella formazione dell’opinione pubblica.

Progettata dall’associazione journalistory.ch in collaborazione con il Centro di ricerca sui media (fög) dell’Università di Zurigo, si concentra sull’importanza di un’informazione affidabile nell’era dei social network e delle fake news.

La mostra è itinerante, con due strutture. Attualmente è visibile a Délémont, nel Jura svizzero, al Musée jurassien d’art et d’histoire fino all’8 dicembre e al Musée Historique di Losanna fino al 2 marzo 2025. All’inizio di novembre 2024, la mostra aveva accolto più di 20.000 visitatori, tra cui 330 classi scolastiche.

Media, giornalismo e democrazia svizzera

La mostra si inserisce nel dibattito svizzero sulla democrazia e sulle sue prospettive in tempi di cambiamenti, guerre e crisi, e si focalizza sul contributo del giornalismo al dibattito pubblico.

Con l’avvento di Internet e dei social media, il flusso di informazioni si è moltiplicato, ma la loro credibilità si è indebolita. Questo contesto ha cambiato le abitudini di consumo dei media, anche in Svizzera, dove i giovani consultano le notizie per una media di sette minuti al giorno, principalmente attraverso i loro smartphone e i social network, senza utilizzare giornali digitali o la televisione.

Per quanto riguarda la Svizzera, l’importanza di essere ben informati contribuisce anche a garantire la partecipazione ai processi democratici e alle votazioni, che sono numerose.

La struttura della mostra

La mostra inizia con un breve filmato introduttivo che presenta il tema centrale: il giornalismo e il suo ruolo nella società.

All’ingresso, i visitatori passano attraverso l’area Check-in, dove ricevono un badge per registrarsi come giocatori. Nel corso della mostra, possono accumulare punti partecipando ad attività interattive e infine ottenere una tessera stampa personalizzata con il loro punteggio.

La Newsroom, il cuore della mostra, ha la forma di un gioco di fuga. I partecipanti svolgono un’inchiesta giornalistica sotto pressione, in cui devono valutare l’affidabilità delle informazioni, decidere cosa pubblicare e soppesare le implicazioni etiche delle loro scelte.

Queste esperienze sono arricchite da stazioni tematiche: cortometraggi basati su interviste a giornalisti, giochi su fake news e teorie del complotto e una retrospettiva storica di 10 eventi mediatici che hanno segnato la Svizzera negli ultimi 60 anni.

Educare i giovani ai media e all’informazione

Rivolta anche ai giovani, la mostra offre un approccio ludico alla comprensione della professione di giornalista e all’individuazione di informazioni affidabili.

Attraverso laboratori interattivi e un’esperienza immersiva in una redazione, gli studenti imparano a svolgere un’indagine giornalistica e a produrre articoli o video. Sono previsti anche giochi educativi per sensibilizzare gli studenti sui pericoli delle fake news e delle teorie cospirative.

Il concorso giornalistico “Scoop!” completa l’esperienza. Gli alunni inviano i loro lavori al sito web della mostra, dove vengono valutati da una giuria.

Lo sforzo per coinvolgere i giovani nei media si riflette in numerosi progetti sulle Alpi occidentali. Ad esempio, nell’ambito dell’offerta educativa del dipartimento della Savoia, il programma SIEL (Soutien aux Initiatives Éducatives Locales) dedica attività nelle scuole all’alfabetizzazione ai media e all’informazione, con la produzione diretta di articoli, podcast e video. Un progetto Interreg di questo tipo, Parcours professionnels en montagne, ha coinvolto anche le scuole della Valle d’Aosta.

A’ Délémont, nel Jura svizzero

La cerimonia di premiazione del concorso “Scoop!” si è tenuta a Délémont il 21 novembre 2024.

È seguita una tavola rotonda dal titolo “Come si informano i giovani oggi? Problemi e soluzioni”, moderata dal regista Daniel Maurer. Alla discussione hanno partecipato anche Rémy Chételat, caporedattore di Le Quotidien Jurassien, Cyprien Lovis, caporedattore di RFJ, e Christelle Maillard, redattrice di Canal Alpha.

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