Il 22 dicembre, all’età di 75 anni, è mancato Augusto Rollandin, figura politica centrale per la Valle d’Aosta per quasi cinquant’anni.
Nella sua carriera politica ha occupato da molte funzioni, prima di tutto da quella di presidente della Regione, ma anche parlamentare nazionale, membro del governo regionale, presidente dell’Union Valdôtaine e sindaco del Comune di Brusson.
Ha guidato e adottato decisioni che hanno in larga parte costruito la Valle d’Aosta di oggi, negli investimenti sulle infrastrutture, nell’organizzazione, nello sviluppo economico. Dotato di una straordinaria capacità di lavoro, di determinazione, di una intelligenza pragmatica e pronta, a tratti solitaria, ha raccolto consenso e stabilito relazioni personali e dirette, ha mantenuto reti e contatti decisivi con il livello statale. La sua leadership, riconosciuta e spesso contrastata, è incorsa anche in vicende giudiziarie. A livello interno, e sul piano personale, è una persona conosciuta da quasi tutti i valdostani, con cui nel corso degli anni ha interagito individualmente e con continuità, in linea con un modo di funzionare della comunità valdostana.
Nell’insieme delle Alpi, Augusto Rollandin è una persona conosciuta, come altre figure che hanno occupato per decenni la scena politica, a livelli anche diversi, da Jean-Claude Guibal a Mentone a Gérard Collomb a Lione.
Con problemi di salute da oltre un anno, la sua scomparsa conferma un cambio generazionale ormai consolidato, in parziale continuità con la sua eredità politica, ma anche di evoluzione su diversi temi, per esempio di funzionamento politico.
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