Tra giovedì 23 e domenica 26 gennaio prossimi, le automobili del Rally di Montecarlo 2025 torneranno a sfrecciare sulle strade di Monaco e delle Alpi francesi, tra Hautes-Alpes, Alpes-de-Haute-Provence e Drôme. La 93ª edizione, competizione inaugurale del Campionato del mondo di rally (WRC), prevede un percorso su asfalto composto da 18 prove speciali per un totale di 343,80 chilometri cronometrati.

Quest’anno parteciperanno 70 equipaggi, tra i quali spiccano 10 nuove vetture Rally1 di Toyota, Hyundai e Ford, accanto alle 39 auto Rally2 tra cui le abituali Toyota Yaris e Skoda Fabia.

Da Monaco alle Alpi: il percorso del Rally di Montecarlo 2025

Come base operativa per il Rally di Montecarlo 2025 è stata scelta la città di Gap (Hautes-Alpes), dove nel pomeriggio di ieri, mercoledì 22 gennaio, ha avuto luogo il cosiddetto “shakedown” inaugurale lungo la Route de la Garde.

Ma le gare prenderanno ufficialmente il via alle 14:30 di oggi, giovedì 23 gennaio, dalla Place du Casino a Montecarlo, con una prima tappa interamente in notturna sviluppata per 54,16 chilometri. Si tratterà di tre prove speciali attraverso i dipartimenti delle Alpes-de-Haute-Provence e delle Hautes-Alpes, la prima tra Digne-les-Bains e Chaudon-Norante (19,01 chilometri), la seconda tra Faucon-du-Caire e Bréziers (21,18 chilometri) e la terza tra Avançon e Notre-Dame-du-Laus (13,97 chilometri).

Venerdì 24 gennaio si disputeranno invece sei prove speciali in tre loop ripetuti due volte per un totale di 107,34 chilometri cronometrati tra curve veloci e tratti tecnici. La sfida si svolgerà tra Saint-Maurice e Aubessagne (18,68 chilometri), tra Saint-Léger-les-Mélèzes e La Bâtie-Neuve (16,68 chilometri) e tra La Bréole e Selonnet (18,31 chilometri).

Le tappe del fine settimana con sconfinamento nel Drôme

La terza giornata di sabato 25 gennaio, con i suoi 131,40 chilometri cronometrati, è la più lunga e complessa del rally e si concentra nel dipartimento del Drôme. Ancora una volta le sei prove speciali sono parzialmente in loop e comprendono le tratte La Motte-Chalancon-Saint-Nazaire-le-Désert(27,00 chilometri) e La Bâtie-des-Fonts-Aspremont (17,85 chilometri), oltre al debutto della nuova gara Aucelon-Recoubeau-Jansac (20,85 chilometri).

Il gran finale è per contro atteso la successiva domenica 26 gennaio con l’ultima tappa in partenza da Gap e arrivo a Monaco su 50,90 chilometri cronometrati. Le prove includono Avançon-Notre-Dame-du-Laus (13,97 chilometri), Digne-les-Bains-Chaudon-Norante (19,01 chilometri) e la nota Col de Turini-La Bollène-Vésubie-Peïra-Cava (17,92 chilometri).

Storia e tradizione del Rally di Montecarlo

Il Rally di Montecarlo nasce nel 1911 con la finalità di promuovere il territorio monegasco a livello turistico durante la stagione invernale attraverso un evento automobilistico e si inserisce nel Mondiale Rally dal 1973. Distintosi nel panorama sportivo per la varietà di condizioni meteo e di asfalto che obbligano i piloti a scelte strategiche e tecniche, esso vanta alcune prove iconiche tra le quali la speciale del Col de Turini e per la sfida in notturna.

La competizione è organizzata dall’Automobile Club di Monaco, fondato nel 1890 con il nome di Sport Vélocipédique Monégasque e a oggi prestigiosa istituzione motoristica che si occupa peraltro del Gran Premio di Monaco di Formula 1.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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