La Regione Autonoma Valle d’Aosta e il Dipartimento dell’Alta Savoia hanno siglato oggi, 24 gennaio 2025, a Courmayeur e ieri al Col de Voza a Saint-Gervais un accordo di partenariato per rafforzare la loro collaborazione.

L’intesa si affianca agli altri documenti che sono stati sottoscritti di recente, come l’Alleanza Tranfrontaliera delle Alpi del Sud del 29 novembre 2024 tra la provincia di Imperia, quella di Cuneo e città metropolitana Nizza – Costa Azzurra.

Oltre ai presidenti della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, e del presidente del dipartimento dell’Alta Savoia, Martial Saddier, alla cerimonia del Col de Voza del 23 gennaio, per la parte valdostana, si notavano anche l’assessore alla cultura e patrimonio della Regione Valle d’Aosta, Jean-Pierre Guichardaz, il consigliere regionale Paolo Crétier e la sindaca di Oyace Stefania Clos e quello di Saint-Pierre, Andrea Barmaz.

Al pavillon di Courmayeur, il 24 gennaio, oltre a vari consiglieri dipartimentali (come Marcel Cattaneo o Lionel Tardy) e sindaci, si notava la presenza di quello di Saint-Gervais, Jean-Marc Peillex.

L’accordo avrebbe dovuto essere firmato il 3 e 4 luglio 2024, ma l’alluvione del 30 giugno e l’emergenza che ne era seguita avevano costretto a rimandare l’evento.

Un’intesa generale, ma politica

L’accordo non soltanto si iscrive nel relativo dinamismo promosso dal Trattato italo-francese del Quirinale, ma soprattutto su una base di progetti e di pratiche di cooperazione che si sono rafforzate negli ultimi anni, sul patrimonio o sulla cooperazione tra le scuole, e che hanno avuto uno sviluppo politico con vari incontri informali.

È stato sottoscritto in luoghi scelti come rappresentativi, e in altitudine: al Col de la Voza (a 1657 metri) dove si arriva con il Tramway du Mont-Blanc da Saint-Gervais (era il treno che si pensava portare fino in cima al Monte Bianco) e alla stazione del Pavillon (a 2173 metri) si arriva con Skyway Monte Bianco da Courmayeur.

I contenuti sono generali, ma non si tratta di un documento generico, perché esprime una volontà politica di cooperazione che sarà da osservare nei prossimi mesi.

A conferma della volontà politica era la presenza dei sindaci e vicesindaci dei comuni gemellati o che si preparano ad esserlo: La Forclaz e Oyace, Saint-Pierre-en-Faucigny e Saint-Pierre, Marignier e Nus, Cluses e Gressan, Chamonix e Courmayeur con la loro Amitié.

Un momento dell’incontro al col de Voza (c) Dept Haute Savoie L. Guette

Far viaggiare gli studenti delle scuole valdostane e alto savoiarde

Nel corso degli incontri di Saint-Gervais-Col de Voza e di Courmayeur- Pavillon i due presidenti, Renzo Testolin, Regione Autonoma Valle d’Aosta, e Martial Saddier, per il dipartimento dell’Alta Savoia, hanno sottolineato l’importanza strategica di questa cooperazione, e fin qui nulla di nuovo.

E’ parso invece positivo e relativamente promettente il clima che si respirava. Non solo per le chiacchiere tra i sindaci, la familiarità tra i funzionari presenti, ma anche per alcuni punti evocati. Saddier per esempio, ha proposto, e fuori dai finanziamenti europei, di realizzare degli scambi sistematici di giovani e studenti dei Comuni gemellati e delle scuole che già lavorano insieme.

Lo stesso presidente ha d’altra parte riconosciuto che vi è spazio di lavoro e che la conoscenza può essere approfondita: molti della sua delegazione scoprivano per la prima volta lo Skyway. È “una prodezza tecnologica” che dimostra anche la capacità del processo decisionale in Valle d’Aosta.

Far progredire ancora la cooperazione tra Valle d’Aosta e Alta Savoia

Oltre a sottolineare l’amicizia e la necessità di cooperare, il presidente della Regione Testolin ha citato la questione del raddoppio del traforo del Monte Bianco mentre il sindaco di Courmayeur, Roberto Rota, sindaco di Courmayeur, ha detto che è un problema anche per le chiusure notturne nel periodo di apertura, tra dicembre e settembre.

Luciano Caveri, assessore valdostano per le politiche europee, con un intervento introduttivo, ha ricordato come il legame tra i territori sia millenario, e che solo da poco tempo è necessaria una cooperazione tra analoghi territori l’Alta Savoia hanno realizzato progetti comuni per un valore di 16 milioni di euro.

E si può andare oltre, a conferma della proposta del presidente Saddier di iniziative per i giovani anche al di fuori di Interreg: le radici sono profonde, ed è facile capirsi.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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