Per la Giornata della memoria che ricorre oggi, vogliamo attirare l’attenzione del lettore su uno dei momenti più significativi per il territorio delle nostre Alpi e cioè il nuovo Memoriale della Shoah, a Lione, nella centrale Place Carnot.
È stato inaugurato il 26 gennaio in occasione dell’80° anniversario della liberazione del campo di Auschwitz, con diverse autorità pubbliche e un folto pubblico.. L’opera, intitolata Les rails de la mémoire, rende omaggio ai sei milioni di vittime del genocidio nazista, di cui 6.100 provenienti dalla regione Auvergne-Rhône-Alpes.
Un simbolo di memoria nel cuore della città
Il monumento, un blocco rettangolare di 12 metri di lunghezza e 3 metri di altezza, è composto da 1.173 metri di rotaie ferroviarie, che rappresentano simbolicamente i 1.173 chilometri che separano Lione da Auschwitz-Birkenau in Polonia. L’opera, degli architetti parigini Quentin Blaising e Alicia Borchardt dello studio Blaising & Borchardt, ha vinto tra 96 proposte provenienti da 25 paesi.
Installata nei pressi della stazione ferroviaria di Lyon-Perrache, da cui partirono numerosi convogli verso i campi di concentramento durante la Seconda guerra mondiale, l’opera porta incisa un’iscrizione commemorativa: «En mémoire des six millions de victimes de la Shoah, dont un million et demi d’enfants (1933-1945). 6.100 venaient de notre région.»
Il significato del memoriale
Jean-Olivier Viout, presidente dell’associazione promotrice del progetto, ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria della Shoah: «Questo monumento non è solo un omaggio alle vittime regionali, ma un richiamo al cuore della città sull’orrore di questo evento parossistico del XX secolo.»
Il luogo ha un forte valore simbolico: dalla stazione di Perrache, nell’aprile 1944, partirono i 44 bambini ebrei deportati da Izieu, oltre a centinaia di altri cittadini della regione. Viout ha ribadito come il memoriale sia rivolto in particolare ai giovani, affinché comprendano i pericoli dei fanatismi e dell’intolleranza.
Un progetto collettivo per non dimenticare
Il memoriale è il risultato di un lungo percorso avviato nel 2018 da un’associazione di cittadini, sostenuta da donazioni private e contributi pubblici. Tra i sostenitori figurano la Regione Auvergne-Rhône-Alpes, la Métropole de Lyon, la Ville de Lyon e il dipartimento del Rhône, oltre a numerose associazioni e sponsor.
Alla cerimonia di inaugurazione si è ricordato anche il contributo di due figure simboliche della memoria della Shoah a Lione: Benjamin Orenstein, sopravvissuto a sette campi di concentramento, e Claude Bloch, ultimo sopravvissuto di Auschwitz nella città, entrambi scomparsi prima di poter vedere l’opera completata.
Una memoria interattiva e pedagogica
Alle spalle del monumento, un giardino commemorativo ospita panchine dotate di QR code che offrono materiali didattici sul genocidio e la deportazione ebraica. Questo strumento mira a sensibilizzare le nuove generazioni, assicurando che il ricordo della Shoah rimanga vivo.
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