Parte integrante del paesaggio ma anche motore di storia e società oltre che culla di lingue e tradizioni, la montagna è al cuore dell’attività espositiva 2025 degli Archivi cantonali del Canton Vaud di Chavannes-près-Renens a Losanna.
Lungo tutto l’anno, tra venerdì 24 gennaio scorso e martedì 23 dicembre prossimo, il pubblico avrà occasione di visionare una densa serie di documenti e immagini legati proprio al patrimonio alpino.
La nascita dell’esposizione
Anche se soltanto una parte del territorio vodese si trova in aree di montagna (la zona sud-est con le Alpi di Vaud e le Prealpi di Vaud), numerosi fondi archivistici conservati presso gli Archivi cantonali sono a essa inevitabilmente associati. Di qui l’idea di effettuare nell’estate passata una indagine volta a mettere in luce la diversità rispetto alla città di elementi quali salute, turismo, agricoltura, gestione delle risorse naturali e sviluppo delle infrastrutture.
Nell’intenzione di valorizzare tali ambienti agli occhi di un numero quanto più possibile ampio di visitatori, nasce dunque l’esposizione, a sua volta focalizzata sui fondi di due associazioni simbolo. Si tratta, in particolare, dei possedimenti appartenenti al Club Alpino Svizzero (Sezione des Diablerets, 1853-2021) e al Club Rambert (1890-2019).
Le due fonti archivistiche
Fondato nel 1863 a Olten, il Club Alpin Suisse (Club alpino svizzero) è la principale associazione alpinistica della Svizzera, con circa 150 mila membri distribuiti in 110 sezioni incaricate di promuovere la conoscenza della montagna. Esso gestisce 153 rifugi alpini e offre oltre 6 mila itinerari agli appassionati, oltre che essere impegnato nella protezione dell’ambiente e nella promozione di una pratica sportiva responsabile.
La sua Sezione des Diablerets (la cima più alta del Cantone con i suoi 3.210 metri) nasce invece nel 1863 a Losanna e, nonostante risorse inizialmente limitate, si avventura sin da subito nella costruzione di rifugi e nell’organizzazione di eventi annuali. Nel 1979 esso si è fuso con il Club Suisse des Femmes Alpinistes (Club svizzero della donne alpiniste), permettendo alle donne di unirsi all’associazione e arrivando oggi a contare circa 4.500 membri nonché ad amministrare sei rifugi e due chalet.
Il Club Rambert è per contro una associazione che permette ai suoi membri di affittare chalet nelle Prealpi friburghesi, a Les Paccots (Cantone di Friburgo) e nel Saanenland (Canton Berna). Esso si occupa peraltro di proporre iniziative per i giovani quali per esempio campi estivi e invernali volti alla scoperta della montagna e alla convivialità tra i partecipanti.
L’esposizione sulla montagna degli Archivi del Canton Vaud
Grazie a una documentazione che risale ai primi esordi della loro attività associativa, Club Alpino Svizzero e Club Rambert sono in grado di offrire una visione complementare della pratica della montagna entro i confini del Canton Vaud. Il focus dell’esposizione è dunque senz’altro sul gusto nascente per le vette, dapprima per la marcia e l’alpinismo e successivamente per lo sci, che conduce poi alla creazione dei primi rifugi locali.
Le fonti ribadiscono ancora il desiderio dei due gruppi di comprendere, documentare e conoscere questo ambiente naturale affascinante ma spesse volte ostile, trasmettendone i tratti principali anche al di fuori delle comunità locali. Oltre a una sezione destinata al ruolo delle donne negli sport di alta quota, altre sezioni trattano di ferrovia, colonie di vacanza per bambini e dossier sull’estrazione mineraria.
Gli archivi
Gli Archivi cantonali vodesi, con sede a Chavannes-près-Renens, a circa cinque chilometri da Losanna, sono responsabili di raccolta, descrizione, conservazione e messa a disposizione di documenti publici o privati. Nati nel 1798 e a oggi guidati di una ventina circa di collaboratori, essi figurano tra le istituzioni più antiche del Cantone e sono iscritti nell’inventario dei beni culturali di importanza nazionale.
La mostra dedicata alla montagna è visitabile sino al prossimo martedì 23 dicembre in maniera libera e gratuita negli orari di apertura degli Archivi. Si tratta dei giorni dal lunedì al venerdì tra le 9 e le 17 nonché del mercoledì tra le 14 e le 19, con chiusura durante i fine settimana e i festivi nonché lunedì le prime due settimane del mese di marzo.
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