Prende il nome di BarMar-H2med, dalla sintesi dei nominativi delle due principali località che esso andrà a collegare, il corridoio per il trasporto dell’idrogeno verde tra Marsiglia e Barcellona.

Tale ambizioso progetto, esordito nel 2022, si è visto assegnare nel gennaio scorso un finanziamento pari a 28,3 milioni di euro parte del Meccanismo per l’interconnessione in Europa (MIE-E 2024) promosso dall’Unione Europea.

H2med

Il progetto BarMar rappresenta un tassello fondamentale dell’iniziativa H2med, un vasto tunnel per l’idrogeno che punta a trasportare il 10% delle 20 milioni di tonnellate previste dal piano RePowerEU entro il 2030. Tale rete dovrebbe dunque andare a unire Portogallo, Spagna e Francia, garantendo una fornitura stabile di energia rinnovabile dapprima ai Paesi dell’Europa centrale e in seguito ipoteticamente anche al Nord Africa.

Il suddetto idrogeno sarà destinato prevalentemente all’industria pesante dei tre Stati ma anche della Germania, permettendo così di ridurre l’uso di combustibili fossili in comparti difficili da elettrificare tra cui produzione di acciaio, chimica e trasporti. L’iniziativa si inserisce nel piano strategico europeo per la decarbonizzazione e rafforza il ruolo del Mar Mediterraneo come hub energetico rinnovabile, con un conseguente impatto positivo anche sulla mobilità extra industriale.

Spostare l’idrogeno verde da Marsiglia a Barcellona

L’idea di dare vita a un corridoio dell’idrogeno verde tra Marsiglia e Barcellona prende forma nel novembre del 2022 con l’annuncio ufficiale da parte della Commissione Europea, del presidente della Repubblica francese e dei primi ministri di Spagna e Portogallo. Nel successivo dicembre, le aziende promotrici del progetto – REN, Enagás, GRTgaz e Teréga – hanno firmato un memorandum di intesa finalizzato ad avviare le prime fasi di studio di fattibilità, portate poi a termine tra il 2023 e il 2024.

L’infrastruttura, che dovrebbe entrare in funzione indicativamente nel 2030, avrà una lunghezza compresa tra i 400 chilometri e i 450 chilometri nonché una capacità di trasporto pari a 2 milioni di tonnellate di idrogeno all’anno, ovverosia circa 200 gigawattore al giorno. I prossimi passi da attuare per garantirne una buona attuazione saranno il superamento delle barriere normative e legislative dei Paesi coinvolti e lo sviluppo di una piattaforma di matchmaking per favorire la collaborazione tra produttori, trasportatori e consumatori di idrogeno.

Alleanze e nuovi finanziamenti per accelerare la transizione energetica

Nel dicembre scorso ha preso vita in seno a BarMar-H2med la H2med Alliance, una coalizione internazionale nata per accelerare la realizzazione dei corridoi di idrogeno nel Mar Mediterraneo. Vi è coinvolto un network di circa 170 aziende europee attive nel comparto dell’idrogeno, le quali hanno a loro volta segnalato 500 progetti potenzialmente intersecabili al collegamento.

Tale ultimo, secondo le stime, arriverebbe a esportare dalla Penisola Iberica circa 1,62 milioni di tonnellate di idrogeno ogni anno entro il 2032, metà delle quali dirette verso la Germania come principale mercato di destinazione. La Francia registra una domanda crescente, con un consumo previsto di 0,9 milioni di tonnellate all’anno entro il 2050, trainato in modo specifico dall’industria chimica e dalla mobilità sostenibile.

A ciò si aggiunge il già richiamato oltre che cospicuo finanziamento destinato al corridoio franco-portoghese dall’Unione Europea, a sua volta parte di una più ampia assegnazione di 35,5 milioni di euro all’intero programma H2med. Se una parte del denaro sarà investita per coprire gli studi di ingegneria e le valutazioni ambientali del progetto, una altra parte pari a 7,2 milioni di euro speserà lo sviluppo della tratta CelZa che collega il Portogallo alla Spagna.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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