In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, sabato 22 marzo 2025, e dell’Anno internazionale dei ghiacciai, il Musée du Léman di Nyon presenta la mostra fotografica “Témoins de glace”. La mostra raccoglie le immagini dei ghiacciai scattate dai fotografi Thomas Crauwels, Bernard Garo e Eddy Mottaz. La mostra mette in evidenza il problema della conservazione dei ghiacciai di fronte agli effetti del riscaldamento globale.

Dall’inizio degli anni 2000 i ghiacciai svizzeri hanno perso circa il 10% del loro volume e questa tendenza si sta accelerando. Questo scioglimento ha conseguenze importanti per l’ambiente, le riserve di acqua potabile e gli ecosistemi, oltre che per l’economia e il turismo. Rappresenta inoltre una minaccia per le popolazioni locali e per le generazioni future.

Il 2025 è l’Anno internazionale dei ghiacciai, proclamato dalle Nazioni Unite il 21 gennaio. Oltre alla mostra di Nyon, sono stati organizzati altri eventi nelle nostre Alpi, tra cui un programma distribuito su più mesi in Valle d’Aosta e attività in questi giorni a Bourg-Saint-Maurice in Savoia.

Una giornata di attività al Musée du Léman

I ghiacciai sono una fonte d’acqua che ha un legame diretto con il Lago. Il 22 marzo il Musée du Léman organizza una giornata di eventi su questo tema. Dalle ore 10 alle 17, i visitatori potranno partecipare al laboratorio scientifico “Les P’tits cracks du lac” nel laboratorio del museo, scoprire i giochi da tavolo sull’acqua gestiti dalla Ludothèque Nyon Région e visitare gli stand di sensibilizzazione gestiti dalla città di Nyon, in particolare l’iniziativa Fleuris ton gazon.

Alle 11, la scuola di musica La Bulle d’Air presenterà un concerto sull’acqua. Alle ore 17 verrà la mostra fotografica “Témoins de glace” si apre al pubblico, alla presenza dei fotografi Thomas Crauwels, Bernard Garo e Eddy Mottaz.

Un momento fondamentale della giornata sarà la conferenza dalle 17.30 alle 20.30 sulle questioni transfrontaliere relative al Lago di Ginevra e al flusso del Rodano, tenuta da Christian Bréthaut dell’Università di Ginevra.

La gestione del flusso del Rodano svolge un ruolo cruciale nella prevenzione delle inondazioni ed è oggetto di un accordo tra Francia e Svizzera.

Il Musée du Léman: un’istituzione in evoluzione

Fondato nel 1954 a Nyon da Edgar Pélichet, il Musée du Léman ha evitato la chiusura nel 1968 grazie al sostegno pubblico. Nel 1975, sotto la direzione di André Jeanneret, diventa la Maison du Léman e adotta un approccio multidisciplinare.

Nel 1985 ha inaugurato il più grande acquario della Svizzera francese e ha modernizzato le sue infrastrutture. Professionalizzato nel 1989, arricchisce le sue collezioni e sviluppa le sue esposizioni. Nel 1998 ha aperto un centro di documentazione e ha ricevuto gli archivi di Jacques Piccard.

Lla Fondazione del Museo, dal 2013, ha avviato un progetto di ampliamento. Nel 2018 sono stati aggiunti gli archivi della Compagnie Générale de Navigation e sono stati restaurati alcuni oggetti storici.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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