Ancora una volta il Piemonte si colora delle nuance impressioniste, a Mondovì con la mostra Dall’Impressionismo alla Modernità: Maestri della luce e del colore.

Fino al 27 luglio, presso il Polo espositivo di Santo Stefano, sarà possibile ammirare le tele di alcuni grandi pittori francesi appartenenti alle correnti artistiche del Realismo, dell’Impressionismo, del Post-Impressionismo e non solo.

La mostra a Mondovì

L’associazione Be Local in collaborazione con il Comune di Mondovì, sotto il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo, ha dato vita a una mostra, curata da Vincenzo Sanfo, che esplora l’arte e la sua evoluzione tra il XIX e il XX secolo.

La maggior parte delle opere esposte proviene da artisti francesi attivi tra l’800 e la metà del ‘900 quali Claude Monet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Édouard Manet, Camille Pissarro, Jean-Baptiste Camille Corot, Gustave Courbet, Paul Cézanne, Paul Signac e Marie Laurencin.

Questi nomi sono tra i più rappresentativi delle correnti artistiche che hanno influenzato lo stile e il pensiero nella Francia e nell’Europa dell’epoca. Tra dipinti, disegni, acqueforti, litografie e sculture si può seguire un percorso che raffigura la quotidianità della Francia della modernità e che affronta cambiamenti e novità come l’avvento dell’elettricità, l’introduzione delle macchine fotografiche, la prima metropolitana e molto altro.

Dal Realismo alle Avanguardie

Il percorso espositivo si apre con le opere realiste di pittori quali Camille Corot e Courbet caratterizzate dalla rappresentazione di momenti di realtà e aprendo così la strada all’Impressionismo, con cui il Realismo condivide molti punti in comune. Effettivamente, artisti come Manet e Degas (anche loro esposti a Mondovì) si configurano come trait-d ’union tra le due correnti rappresentando la realtà così come si configura agli occhi di chi la osserva con tochi di colore liberi e rapidi cogliendo attimi di luce con pennellate volte a restituire e sigillare un’immagine.

In questo percorso non solo espositivo, ma anche cronologico-evolutivo, di passa poi al Post-Impressionismo nel quale gli artisti iniziarono a dipingere nei propri studio-atelier, a differenza degli Impressionisti che dipingevano en plein air, mantenendo comunque una particolare attenzione alla rappresentazione del colore e della luce. Tra questi pittori si può citare Cézanne. Anche il Simbolismo e le prime avanguardie del XX secolo trovano spazio nella mostra Dall’Impressionismo alla Modernità: Maestri della luce e del colore con artisti come il divisionista Paul SignacMarie Laurencin, che è riuscita a emergere in quanto pioniera del cubismo e del dadaismo accanto a nomi come Pablo Picasso e Henri Matisse.

Non mancano le proposte didattiche e laboratoriali sia per le scuole che per le famiglie. Ulteriori possibilità per godere nel migliore dei modi della mostra consistono nella possibilità di approfittare di un’audioguida gratuita e di accedere al Polo col proprio animale domestico.

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Dopo un percorso di studi nell'ambito delle lingue e delle letterature straniere, concretizzatosi con una laurea triennale in giapponese, una magistrale con lode in francese e un master in inglese, sono diventata professoressa nella scuola secondaria. Sono appassionata di letteratura, di arte a di tutto ciò che riguarda la cultura di Francia e Giappone. Dedico il mio tempo libero ai viaggi, alla lettura e ora anche alla scrittura.

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