Oltre 200 studenti provenienti da diverse località di montagna del Nord Italia hanno avuto modo di avventurarsi in un viaggio formativo nel cuore delle Alpi grazie al progetto “Montagna4.0 – FUTURe ALPS”. Accanto a coetanei di Lombardia, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, circa 90 ragazzi delle scuole superiori della Valle d’Aosta hanno aderito all’edizione 2024/2025 dell’iniziativa di avvicinamento a sostenibilità, innovazione e valorizzazione del territorio alpino.

L’iniziativa è sostenuta da diversi soggetti dell’area lombarda, e non è finanziata come avviene normalmente da un progetto Interreg, quanto da una serie di sponsor e sostenitori. Si trovano in Comuni e enti locali della Valtellina, da soggetti di mecenato come la Fondazione Cariplo o il Lyons club della Valsugana, dalla Regione autonoma Valle d’Aosta, da imprese, dal Parco nazionale dello Stelvio e altri.

In questo modo, in questa iniziativa dal basso, i connotati di fondo sono sociali ed economici. L’iniziativa da un lato vuole collegare i giovani al loro territorio montano e alpino, facendolo conoscere ed esplorare. Dall’altro intende favorire la loro riflessione sul lavoro, l’impresa e l’innovazione. Sono temi in coerenza con la cultura lombarda e del nord Italia, e con le politiche di sviluppo e mantenimento della popolazione sul territorio.

Gli studenti e le Alpi

Il progetto “Montagna4.0 – FUTURe ALPS”, coordinato dal comitato scientifico della Società Economica Valtellinese, si configura come percorso itinerante articolato in giornate formative in presenza e a distanza. Nell’intenzione di organizzatori e docenti, permettono approfondimenti e confronti tra residenti di tutto l’arco alpino, anche grazie al contributo di docenti ed esperti in materia di sviluppo locale.

In particolare, gli allievi hanno preso parte a due giornate formative che si sono tenute nel mese di settembre tra Aosta e Sondrio nonché a quattro laboratori scolastici che si sono svolti tra il mese di ottobre e la metà del mese di novembre. A chiudere il cerchio è stato poi, nel gennaio di quest’anno, un evento telematico di dialogo aperto tra gli allievi partecipanti e gli imprenditori del territorio.

L’iniziativa (c) Ufficio stampa Regione VdA
L’iniziativa (c) Ufficio stampa Regione VdA

Il concorso

Durante tale itinerario educativo, gli studenti hanno avuto modo di incontrare imprenditori e professionisti della montagna scambiando con loro idee su creatività e open innovation come opportunità di crescita per la Alpi. I progetti così elaborati sono stati alfine presentati e premiati durante una giornata conclusiva a Sondrio alla fine del mese di novembre scorso. 

La ricompensa per questa edizione ha coinciso con un soggiorno immersivo in Valle d’Aosta, nel mese di febbraio di quest’anno. Durante l’uscita didattica, i ragazzi hanno potuto visitare l’Osservatorio astronomico di Saint-Barthélemy, la Skyway di Courmayeur, la nuova sede dell’Università della Valle d’Aosta, il Castello di Saint-Pierre e il Castello Sarriod de la Tour.

Oltre le Alpi italiane, gli studenti in Savoia

Il progetto “Montagna4.0 – FUTURe ALPS” ha voluto offrire ai suoi partecipanti un primo contatto con il mondo del lavoro e dell’imprenditorialità, andando a creare relazioni intergenerazionali nonché ad aprire possibili sbocchi futuri.

Sempre per collegare i giovani alla montagna, vi sono iniziative analoghe in altre località alpine, anche se prive della componente d’impresa che contraddistingue il progetto della Valtellina Montagna4.0.

Per esempio 3.800 studenti di 34 collèges (scuole medie) della Savoia hanno aderito lungo l’autunno al “Plan montagnes” (“Piano montagne”), ciò che ha permesso loro di trascorrere una notte in uno dei 16 rifugi del territorio. Nato nel 2010 su iniziativa del Dipartimento e finanziato annualmente con 215 mila euro, il piano coinvolge gli alunni delle scuole secondarie in una esperienza di integrazione e socialità immersi nell’ambiente montano.

Inoltre, ulteriori 46 collèges ospitano iniziative educative a sfondo sportivo, tra le quali per esempio il “Plan ski jeunes” (“Piano sci giovani”), nell’ambito del quale circa 7.500 ragazzi sono stati coinvolti in corsi di sci alpino o di fondo.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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