Sino alla prossima domenica 6 luglio, l’Espace culturel départemental Lympia di Nizza ospita “Fragile Océan” (“Fragile Oceano”), una mostra fotografica dedicata alla straordinarietà e alla diversità della biodiversità marina. Attraverso le immagini scattate dal Principe Hussain Aga Khan tra il 2014 e il 2024 nei mari di tutto il mondo, essa cattura momenti della vita sottomarina dalle Galápagos alle Filippine, da Bora Bora all’Egitto.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio programma della terza Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano (UNOC), ospitata tra lunedì 9 e venerdì 13 giugno proprio nella capitale della Costa Azzurra. Per tale ragione essa si pone in dialogo diretto con le grandi tematiche dell’agenda globale per gli oceani, ovverosia riduzione della plastica, protezione della biodiversità marina ed equilibrio tra sviluppo economico e conservazione.
“Fragile Océan”, la mostra a Nizza
La mostra “Fragile Océan” di Nizza è promossa da Focused on Nature, organizzazione fondata per sensibilizzare il pubblico sui rischi che minacciano la fauna marina e i delicati equilibri degli ecosistemi oceanici. Attraverso ambedue fotografia e attività educative, essa supporta progetti di conservazione in tutto il mondo e collabora con enti di tutela ambientale riconosciuti a livello internazionale.
A realizzare le fotografie protagoniste dell’allestimento è stato Hussain Aga Khan, membro della famiglia Aga Khan, nota per il suo impegno nello sviluppo sostenibile e nella promozione del pluralismo culturale. Appassionato ambientalista e fotografo subacqueo, egli unisce il rigore scientifico della collaborazione con biologi marini e organizzazioni di ricerca a una spiccata sensibilità per la natura in generale e per la vita sottomarina in particolare.
Oceani sempre più minacciati
Esposizione di attivismo visivo a Nizza, “Fragile Océan” vuole essere una occasione di denuncia delle principali problematiche che affliggono gli oceani, primo su tutti l’inquinamento da plastiche che caratterizza i fondali. Il WWF stima che, sulle 450 milioni di tonnellate prodotte annualmente nel mondo, 8 milioni finiscano in acqua andando a ledere un totale di 700 diverse specie.
Una ulteriore grave dinamica riguarda i coralli, sempre più vittime dello sbiancamento a causa dell’espulsione delle alghe simbiotiche chiamate che vivono nei loro tessuti. Queste dinamiche sono provocate per lo più dall’aumento della temperatura dell’acqua, dalla presenza di sostanze inquinanti e dalla progressiva acidificazione degli oceani.
L’ultimo danno importante arrecato alle acque coincide con la pesca industriale intensiva e distruttiva, pratica insostenibile che causa il depauperamento degli stock ittici e mette a rischio l’equilibrio degli ecosistemi marini. Tale fenomeno a tratti eccessivo e non regolamentato conduce inevitabilmente alla diminuzione delle popolazioni di pesci, con gravi conseguenze per la biodiversità e la sicurezza alimentare.
Informazioni pratiche
L’Espace culturel Lympia, sede della mostra “Fragile Océan”, è uno spazio a uso artistico ricavato all’interno di un antico carcere affacciato sul porto di Nizza. Parallelamente, esso ospita un a ulteriore esposizione dedicata al pittore Raymond Moretti, confermando la vocazione del luogo a farsi crocevia tra cultura e impegno civile.
L’ingresso è gratuito e aperto al pubblico (esclusi lunedì e martedì), con orari estesi nei mesi estivi di giugno (dalle 10:00 alle 17:00) e luglio (dalle 10:00alle 18:00).
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