Nel luglio 2025, un gruppo di giovani piloti ha fatto volare un velivolo certificato 100% elettrico in un tour di 2.800 chilometri, l’Elektro Tour, attraverso la Francia e il sud del Regno Unito, con arrivo finale a Chambéry e Annecy e la prima traversata della Manica in questa modalità.

Il gruppo di giovani è riuscito a trovare gli sponsor e a organizzare l’impresa, con un obiettivo sia ambientale che tecnologico.

Da un lato, volevano sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni climatiche nel settore dell’aviazione e dimostrare i progressi compiuti dagli aerei elettrici leggeri. Così hanno imbastito una vera avventura, accompagnata da campagne di comunicazione, incontri e conferenze stampa, seguite dai media locali.

Sono stati accolti con entusiasmo e speranza, da un lato notando il loro spirito di iniziativa, dall’altro collegando l’azione al processo di decarbonizzazione dell’aviazione, una sfida in corso, ma per nulla facile.

Il percorso dimostrativo

L’Elektro Tour ha preso il via il 1° luglio a Lione-Bron. Sul sito web e sui social network, il team ha raccontato il tour, compresa la traversata del Canale della Manica tra Saint-Inglevert e Lydd nel Regno Unito. L’atterraggio all’aeroporto londinese di Gatwick è stato il primo volo di questo tipo tra la Francia e il Regno Unito con un aereo elettrico certificato.

La rotta ha seguito un anello attraverso la Francia occidentale e centrale, con scali a Rennes, Saint-Nazaire, Nantes e Clermont-Ferrand, prima di arrivare a Grenoble, Chambéry e Annecy. Queste ultime tappe, e l’ultima il 25 luglio, si sono svolte nelle Nostre Alpi.

L’Elektro Tour 2025 (c) Elektro-Tour

Il Velis Electro per l’aviazione leggera con un team di giovani

L’aereo utilizzato per questo progetto è un Pipistrel Velis Electro, prodotto dall’azienda slovena Pipistrel .

È il primo aereo 100% elettrico certificato dall ‘EASA (Agenzia europea per la sicurezza aerea). Progettato per le scuole di volo e i club di volo, ma anche per brevi viaggi, il Velis Electro è un aereo biposto alimentato da un motore elettrico da 65 kW.

Ha un’autonomia media di 50 minuti e una velocità di crociera di circa 170 km/h. Non emette CO₂ durante il funzionamento e riduce l’inquinamento acustico dell’80% rispetto a un velivolo a combustione con prestazioni simili.

Il peso totale delle batterie è di 140 kg e il tempo di ricarica varia da 45 minuti a 8 ore a seconda del tipo di installazione disponibile.

L’iniziativa è stata promossa da un team di giovani di età compresa tra i 17 e i 23 anni, tutti impegnati nell’addestramento o nel volo.

L’equipaggio comprendeva Gabriel, che ha ottenuto la licenza nel 2024; Iestyn, pilota dal 2022 e utilizzatore regolare del Pipistrel Velis Electro; Elizabeth, che si sta allenando per ottenere la licenza di pilota privato (PPL); e Lionel, istruttore dal 2017.

Il progetto si è avvalso anche di un team tecnico composto da istruttori, meccanici e specialisti della navigazione, responsabili del monitoraggio, del supporto a terra e della logistica.

L’aereo Pipistrel Velis Electro (c) Elektro-Tour

Un progetto finanziato da donazioni e sponsor

Il progetto è stato in gran parte reso possibile dagli sponsor. Nove degli scali si sono svolti in aeroporti appartenenti alla rete Vinci Airports, che ha sostenuto l’iniziativa per collegarla, nella comunicazione, alle sue politiche di riduzione delle emissioni e alle sue iniziative sperimentali legate all’aviazione a basse emissioni di carbonio.

Per dare un’idea del lavoro svolto nella costruzione di questo progetto, vale la pena di dare un’occhiata agli altri sponsor. Tra questi, Dumone (produzioni per l’agricoltura), Kia France (auto e auto elettriche), Fixation Laurent (fissaggi per tetti), Vialpes (voli turistici, formazione e noleggio), JY’V FormaConseil (piccola società di formazione e consulenza) e PixPocket (agenzia di comunicazione di Annecy), queste ultime tre aziende con sede nella regione della Savoia. Il team di giovani ha anche gestito gli eventi di raccolta fondi e di crowdfunding e ha prodotto e venduto gadget per integrare i finanziamenti.

I costi principali sono stati il noleggio dell’aereo elettrico, l’acquisto di un caricatore monofase per la ricarica fuori sede e l’organizzazione dell’alloggio per i piloti durante il tour.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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