Il 30 e 31 agosto 2025 il Colle del Moncenisio ospita la seconda edizione della Fête des Alpes – Festa delle Alpi, iniziativa transfrontaliera che coinvolge le regioni alpine della Savoia, del Piemonte e della Valle d’Aosta e di altre aree alpine.
Saranno due giornate che si propongono come clima di festa, e di contatto, sui temi della cultura alpina, della cooperazione tra Italia e Francia, del patrimonio naturale e storico e della condivisione tra le comunità. Il programma è intenso e si capisce che è stato costruito con un ampio coinvolgimento di soggetti locali, associazioni, comuni, operatori.
L’evento è organizzato dal Dipartimento della Savoia, con il sostegno della Regione Auvergne-Rhône-Alpes, della Regione Piemonte, e del programma europeo Interreg Alcotra. Poi vi sono la Città metropolitana di Torino, la Comunità dei comuni dell’Alta Maurienne Vanoise, i comuni di Val Cenis, Susa, Giaglione, Mompantero, Moncenisio, Novalesa, Venaus, gli uffici turistici e i parchi nazionali, EDF, le associazioni locali, i produttori, gli artigiani e gli artisti. Tutto un mondo, insomma.
Tra mostre, conferenze, danze popolari, laboratori e momenti più ufficiali, la festa è una seconda occasione per capire il clima che si è sviluppato nella cooperazione transfrontaliera.
Sullo sfondo, vi è la possibilità di organizzare una Festa delle Alpi anche il prossimo anno – sarebbe la terza – in un colle più a sud, forse il Monginevro.
Una festa per unire i territori
La Fête des Alpes nasce nel 2023, su iniziativa di Hervé Gaymard, presidente del Dipartimento della Savoia, di Renzo Testolin, presidente della Regione Valle d’Aosta e di Luciano Caveri, assessore regionale agli affari europei. Al momento del lancio dell’iniziativa, in occasione del Sommet Le Grand Continent, a Saint-Vincent il 19 dicembre di quell’anno, era presente anche l’allora Alto rappresentante UE, Josep Borrell.
L’obiettivo era di creare un momento di condivisione e di partecipazione che accompagnasse le vicende della cooperazione, che rischiano di restare confinate a livello tecnico e amministrativo – per esempio nei progetti Interreg – oppure a livello istituzionale, tra Trattato del Quirinale del 26 novembre 2021 e varie commissioni intergovernative italo-francesi, come sul Tenda o il Monte Bianco.
Così, anche questa questa festa cercherà di valorizzare i legami tra le comunità transfrontaliere alpine e tra le persone, a partire dai territori della Savoia, dell’Alta Maurienne e del Piemonte occidentale, in particolare la Val di Susa e la Val Sangone. La Festa è dunque un’operazione importante, per coinvolgere la popolazione e i territori di montagna nella cooperazione.
Nel frattempo, altre iniziative stanno nascendo, di natura più nazionale oltre alla dimensione transfrontaliera e alpina. Oltre a quelle già consolidate sul cinema (e sul cinema italiano, con vari classici eventi tra Nizza, Grenoble e Annecy), il 30 agosto mattina, a Saint-Jean-de-Maurienne verrà presentato un evento che sarà organizzato a settembre 2026, il Little Italy Festival.
Stabilizzare la cooperazione con il progetto A/Mont
Nel 2024 la prima edizione della Fête des Alpes si era svolta, dopo un rinvio dovuto alla neve, al Colle del Piccolo San Bernardo il 1° settembre 2024. Nel 2025, il 30 e 31 agosto, la festa raggiunge il Colle del Moncenisio, altro punto di passaggio, con il suo valore simbolico nella storia delle relazioni tra antichi stati di Savoia e tra Italia e Francia. Non a caso, vi esiste anche una struttura per gli incontri, una “Casa italo-francese”.
Tra l’altro, la cooperazione ha anche la forma di un progetto Interreg Italia-Francia Alcotra, con il titolo di A-Mont. Prevede la costruzione di una strategia per le sfide comuni nei territori montani, sui cambiamenti climatici e dimensione sociale, con il coinvolgimento dei giovani.
Il Dipartimento della Savoia la Regione Piemonte e la Valle d’Aosta stanno lavorando alla firma di un accordo quadro, che prevederebbe la costituzione di un comitato tecnico-politico, con amministratori piemontesi, valdostani e savoiardi, per stabilizzare, gestire e promuovere la cooperazione.
Un programma pensato per un pubblico ampio
Il villaggio della festa sarà aperto sabato a partire dalle ore 14 e domenica dalle 10 fino alle 18. Le attività si svolgeranno in un’area allestita tra la Maison franco-italienne e il Museo della Pyramide. Il programma include musica, incontri e dibattiti, animazioni per bambini, mostre, gastronomia e attività all’aperto.
I più piccoli potranno partecipare a laboratori creativi e naturalistici, a giochi tradizionali in legno e a percorsi botanici pensati per bambini a partire dai sei anni. Le attività didattiche sono coordinate dalla Fondation FACIM e comprendono anche uno spettacolo teatrale in italiano, Fell. Un treno per il Moncenisio, prodotto dalla Borgatta’s Factory.
Un altro elemento della festa sarà l’enogastronomia. Il mercato italo-francese porterà al colle una trentina di espositori con prodotti tipici dei territori alpini: formaggi, miele, salumi, vini, conserve e dolci artigianali.
Sarà possibile assaggiare anche il Bleu de Bonneval-sur-Arc in due momenti dedicati, sabato e domenica, presso lo stand della cooperativa Haute-Maurienne Vanoise.
Non mancheranno momenti dedicati alla scoperta del territorio, con visite guidate ai forti militari, ai blockhaus e ai sentieri naturalistici intorno al colle. Le partenze sono organizzate dalla Maison franco-italienne, punto di accoglienza e centro del programma.
Incontri, dibattiti e conferenze
Ci sarà un ciclo di conferenze distribuito su entrambe le giornate, in parte sotto il Chapiteau de l’Amitié e in parte nella Maison franco-italienne.
Sabato pomeriggio si inizierà con una tavola rotonda dedicata alla biodiversità e alla vita umana sulla frontiera alpina. Al termine dell’incontro sarà presentata la nuova politica del Dipartimento della Savoia per la tutela degli spazi naturali sensibili, con un focus sulla proposta di protezione del sito del Moncenisio. A seguire, si discuterà di miele di montagna, idroelettrico nelle Alpi e delle forme storiche dell’abitare in Alta Maurienne. La giornata si concluderà con una riflessione sul valore della flora alpina nella produzione casearia transfrontaliera.
Domenica mattina il programma si aprirà con una tavola rotonda sulla storia del Colle del Moncenisio, seguita da una serie di interventi su temi storici e ambientali: dai bailliages dell’antica Savoia al diritto di pesca nel lago del Moncenisio in età moderna, fino ai racconti della transumanza invernale. Il pomeriggio sarà dedicato all’approfondimento del miele d’alta quota, alla storia delle fortificazioni militari del colle, alla flora e alla fauna della zona, al passaggio dei personaggi illustri lungo la via del Moncenisio e alle prospettive per un turismo culturale sostenibile.
Luoghi della memoria e del patrimonio
Durante tutto il fine settimana sarà possibile visitare le mostre allestite nella Maison franco-italienne, tra cui un’esposizione dedicata alla ferrovia Fell e un’altra al funicolare Agudio, accompagnate da una selezione di acquerelli. Le visite sono gratuite e disponibili in tre lingue, con l’ausilio di audioguide.
Il Museo della Pyramide ospiterà l’esposizione temporanea Ascension, firmata dall’artista Robin Suiffet, mentre l’allestimento permanente racconta la storia del colle e delle sue trasformazioni nel corso dei secoli. Le visite ai forti di Ronce e Variselle, ai blockhaus e ai sentieri botanici completano il percorso di scoperta del patrimonio culturale e militare del luogo.
Musica, danze e momenti ufficiali
La dimensione di festa sarà rappresentata dal programma musicale.
Sabato pomeriggio, dopo l’apertura del villaggio, è prevista la parata inaugurale con la partecipazione della Fanfara dell’associazione nazionale Alpini Valsusa, dei pompieri di Bramans, dei Danseurs de l’Arc, dei Sonneurs de l’Arclusaz, della banda musicale di Giaglione e dei figuranti storici del Palio di Susa. L’inaugurazione avverrà presso la Pyramide, seguita da un concerto del gruppo Avinavita e da un DJ set serale con Mathieu Bedini.
Domenica mattina, alle ore 12.00, si celebrerà una messa bilingue nella chiesa della Pyramide, accompagnata dai cori presenti.
Nel pomeriggio, dopo un secondo concerto di Avinavita e l’esibizione del coro Alpi Cozie, la festa si concluderà con la parata finale, che porterà una dimensione internazionale. Ci saranno novanta ballerini provenienti da Colombia, Slovacchia e Kenya. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Festival internazionale di folklore di Susa, giunto alla sua 58ª edizione.
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