La Svizzera entra ufficialmente nell’arena dell’intelligenza artificiale generativa con Apertus, il primo grande modello linguistico sviluppato entro i confini della Confederazione. Esso si configura quale foundation model, una base sulla quale sviluppatori e istituzioni possono creare applicazioni di varia tipologia poi potenzialmente utili in contesti diversi.
Il progetto ha potuto contare sul supercomputer Alps, alimentato al 100% da energia idroelettrica, e ha badato al rispetto delle leggi svizzere sulla protezione dei dati e sul copyright. Sono peraltro già in programma versioni più efficienti ed evolute, con adattamenti specifici per campi come la medicina, la giustizia, il clima e la formazione.
Apertus, l’intelligenza artificiale svizzera
La denominazione della nuova intelligenza artificiale svizzera, Apertus (“aperto” in latino), racchiude la filosofia del progetto, documentato e reso pubblico in ogni sua fase di sviluppo. Tale approccio rende possibile verificare il funzionamento della piattaforma, migliorarla e costruirci sopra nuove applicazioni, favorendo una comunità scientifica più collaborativa e trasparente.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Politecnico federale di Losanna (EPFL), il Politecnico federale di Zurigo (ETH) e il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS) di Lugano. Essa è a oggi testabile tramite chatbot dell’azienda Swisscom in concomitanza con le Swiss{AI}weeks, che tra lunedì 1º settembre e domenica 5 ottobre) propongono eventi dedicati alle nuove tecnologie su tutto il territorio della Confederazione.
Multilinguismo e accessibilità
Uno dei punti di forza di Apertus è il suo ampio respiro linguistico: esso è difatti addestrato su circa 15 trilioni di token e oltre mille lingue, tra cui idiomi sinora trascurati nei grandi sistemi quali lo svizzero tedesco e il romancio. Con circa il 40% dei dati non in lingua inglese come consuetudine per altri sistemi, esso mira a promuovere una visione dell’IA più inclusiva e rispettosa della diversità culturale.
Il modello è distribuito con licenza Apache 2.0 ed è disponibile in due versioni, l’una per dispositivi domestici o più leggeri e l’altra destinata a centri di ricerca e professionisti con maggiori risorse. Esso può essere scaricato dalla piattaforma Hugging Face, mentre presto la no-profit Public AI metterà a disposizione una interfaccia apposita per la fruizione anche fuori dai confini.
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