Il Colle del Piccolo San Bernardo ha subito la chiusura al traffico questa mattina, 22 settembre 2025 alle 7.30 per consentire l’avvio di lavori di consolidamento sulla strada dipartimentale RD 1090, nel tratto francese tra La Rosière e il colle.

L’intervento sarà seguito dalla chiusura stagionale per l’inverno, prevista subito dopo il 14 novembre. Il cantiere – stando ai documenti dell’appalto dei lavori – probabilmente riprenderà ancora a primavera, con lo sgombero anticipato della neve su quel tratto. Il colle era stato riaperto lo scorso 28 maggio, dopo la chiusura invernale del 12 novembre 2024.

Nel divieto rientrano le due ruote e i veicoli agricoli. L’interruzione riguarda anche la strada d’alpeggio tra Saint-Germain-sur-Séez e il colle.

Da parte valdostana si può arrivare fino al parcheggio dell’Ospizio, da parte savoiarda fino all’uscita di La Rosière.

I servizi del Dipartimento della Savoia hanno deciso l’intervento per ragioni di consolidamento strutturale. La notizia non ha sostanzialmente avuto eco nel dibattito politico e tecnico sui due versanti, malgrado avvenga in una fase assai critica per la Valle d’Aosta e anche per gli scambi italo-francesi, con la chiusura del traforo del Monte Bianco dal 1° settembre al 12 dicembre 2025.

Tra l’altro, si interrompe un percorso che avrebbe permesso ai valdostani di assistere al Grand Bivouac d’Albertville, previsto dal 13 al 19 ottobre 2025, e per gli abitanti della Tarentaise e della Savoia di partecipare ai vari eventi autunnali in Valle d’Aosta, compresi il Marché au Fort de Bard, l’11 e 12 ottobre e la Festa del Pan Ner che si terrà ad Arnad il 19 ottobre. Sarà per il prossimo anno.

La valutazione dell’impatto transfrontaliero

Dal 1° settembre 2025 è in vigore in Francia una circolare del primo ministro (la n. 6502) che impone l’analisi preliminare dell’impatto transfrontaliero in fase di preparazione della legislazione nazionale. L’atto porta in applicazione sul piano nazionale una Raccomandazione nata in una delle frontiere, emessa dal Comitato di cooperazione transfrontaliera franco-tedesco, che è poi l’analogo del Comitato frontaliero del Trattato del Quirinale italo-francese.

La circolare del Primo ministro francese sull’impatto transfrontaliero si limita alla legislazione statale e alla regolamentazione di ordine generale – nel perimetro quindi delle competenze degli Stati.

Non ha quindi effetti sulle decisioni puntuali che possono essere adottate caso per caso, come per la chiusura anticipata il Piccolo San Bernardo o come era avvenuto per la chiusura prolungata al Colle dell’Agnello a fine giugno 2025, per decisione del comune di Molines-en-Queyras per lavori al suo acquedotto sulla strada di transito a Fontgillarde.

Nei due casi una valutazione di impatto transfrontaliera poteva prendere in considerazione soluzioni di adattamento, con un calendario diverso o piste di aggiramento. L’argomento della valutazione di questi impatti transfrontalieri puntuali non è ancora in agenda, ma il fatto che sia iniziata a livello degli Stati può fare immaginare sviluppi anche a livello regionale e locale per decisioni che riguardano i due versanti.

Per esempio, alla fine, al colle dell’Agnello, su persuasione informale di vari soggetti ed enti (tra cui la Provincia di Cuneo) il comune di Molines-en-Queyras era riuscito a risolvere i lavori a Fontgillarde e a riaprire la relazione transfrontaliera una settimana prima del previsto, cioè il 20 giugno anziché il 27 giugno 2025.

L’intervento

L’intervento al colle del Piccolo San Bernardo si comprende come dettato da una necessità ormai urgente. Secondo i documenti dell’appalto, interessa un muro di sostegno in pietra secca lungo 62 metri che ha mostrato negli anni segni di instabilità strutturale. Il tratto si trova tra nel tratto 102+600 e 102+700, a circa sei chilometri dalla frontiera. Il versante è soggetto a uno scorrimento medio annuo di dieci centimetri, che ha provocato dislivelli significativi sull’asfalto, con progressivi interventi di risistemazione. L’intervento prevede la demolizione del muro esistente e la costruzione di un nuovo rilevato rinforzato di 90 metri, affiancato da un muro in enrochement libero alto cinque metri, suddiviso in due sezioni indipendenti.

Il progetto, del valore di 830.000 euro, è stato affidato dopo una gara chiusa il 24 marzo 2025. Sempre secondo i documenti di gara, una seconda fase è prevista per la primavera del 2026, con uno sgombero anticipato della neve – siamo nella parte bassa della strada e meno esposta – per consentire il completamento dell’opera.

La Valle d’Aosta piuttosto isolata

La chiusura anticipata del Colle del Piccolo San Bernardo si inserisce in un contesto già critico per i collegamenti della Valle d’Aosta. Il traforo del Monte Bianco è infatti chiuso dal 1° settembre al 12 dicembre 2025 per un secondo cantiere-test legato al risanamento della volta.

Il traforo del Gran San Bernardo è stato interessato da nove chiusure, soltanto notturne e che si concludono a ottobre, mentre la linea ferroviaria Aosta-Ivrea resta interrotta da gennaio 2024 per l’elettrificazione, con fine lavori prevista nel giugno 2026.

LEGGI ANCHE:

Colle dell’Agnello tra Italia e Francia riapre il 27 giugno, o forse il 20 giugno

Colle del Piccolo San Bernardo chiuso in anticipo dal 22 settembre per lavori

Il Traforo del Monte Bianco (La Revue des Deux Mondes, 1965)



Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

Exit mobile version