Poco dopo aver inaugurato la sua sede elettorale a Mentone, Louis Sarkozy ha rimosso i materiali promozionali esposti sulla facciata.

La decisione è arrivata in seguito a una segnalazione di Alexandra Masson, deputata del Rassemblement National e sua avversaria alle elezioni municipali del 15 e 22 marzo 2026 per la città al confine con Ventimiglia.

L’inaugurazione

Sabato 11 ottobre 2025 Louis Sarkozy, figlio dell’ex presidente Nicolas Sarkozy, ha ufficialmente aperto la sua permanence elettorale in place de la Mairie, nel centro di Mentone.

L’evento ha segnato l’avvio della sua campagna elettorale per le municipali di marzo 2026, in una città recentemente segnata da tensioni politiche e da un’amministrazione uscente indebolita da controversie politiche e giudiziarie.

L’allestimento, con una fotografia del candidato, riferimenti ai social network e claim, è stato poi rimosso. La polemica ha investito il dibattito, e dura ormai da alcuni giorni, a indicare come la campagna elettorale sia già pienamente iniziata, e che la vittoria del Rassemblement National non sia da dare per scontata.

Come iniziare una campagna elettorale in modo vivace

La rimozione del materiale di comunicazione della facciata della permanence è avvenuta il giorno successivo, domenica 12 ottobre, su richiesta della prefettura delle Alpes-Maritimes. Il richiamo della prefettura si basa sull’articolo L. 51 del codice elettorale francese, che vieta l’affissione elettorale su edifici privati nei sei mesi che precedono il voto, a eccezione di una semplice insegna informativa.

Secondo quanto riferito da Nice-Matin, la segnalazione dell’irregolarità è stato presentato proprio da Alexandra Masson, deputata del Rassemblement national e candidata annunciata alla guida del municipio.

L’ufficio di Louis Sarkozy ha replicato che l’allestimento aveva carattere provvisorio e che una versione definitiva, conforme alla normativa, sarà installata nei prossimi giorni.

Una campagna già iniziata

Proprio sul rumonre generato da questo evento, la campagna elettorale sta prendendo forma. Louis Sarkozy è espressione di un’eredità politica familiare ma soprattutto di un modello relativamente classico e di derivazione gollista. Alexandra Masson è invece pienamente schierata e in linea con il Rassemblement national, e ha un modo di partecipare alla vita delle istituzioni rassicurante, dé-diabolisé, e di continua presenza a ogni incontro.

A Mentone, città di confine e punto strategico nel dipartimento delle Alpes-Maritimes, le elezioni del 2026 saranno un test rispetto sia a questo conflitto a destra, sia rispetto alla alla situazione specifica.

Infatti la cittadina, di grande valore turistico e urbano, sta attraversando diversi contrasti politici nel periodo di transizione seguito alla scomparsa di Jean-Claude Guibal, che ne è stato sindaco per 32 anni, dal 1986 al 25 ottobre 2021, con una squadra ristretta e in parte familiare, e posizioni a livello nazionale. Il suo successore, Yves Juhel, ha visto un periodo di turbolenza e relativa trasformazione, con difficoltà e diversi inciampi. Le elezioni di primavera segneranno forse un cambiamento di personale politico e tecnico nella guida della città, indipendentemente dal vincitore.

Il piano politico più ampio

Viceversa, sul piano politico, la possibile vittoria del Rassemblement national, e di Alexandra Masson, a Mentone si inquadra nella più ampia battaglia di contenimento del movimento di Marine Le Pen in Costa Azzurra, che riguarda anche la città di Nizza e diversi eletti nel dipartimento nella Alpi marittime.

Sullo sfondo della vicenda di Mentone, anche se apparente in lontananza, vi è anche anche lo scontro tra il sindaco di Nizza, Christian Estrosi e Éric Ciotti, che infine ha lasciato Les Républicains per schierarsi a fianco del Rassemblement national nelle elezioni politiche del 2024, ed è ora in Assemblea nazionale alla guida dell’Union des droites pour la République (UDR).

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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