Il sindaco di Mentone Yves Juhel ha annunciato che non si presenterà alle elezioni municipali del marzo 2026, con una intervista a Nice Matin il 4 settembre.
La decisione giunge mentre diversi assessori, tra cui Florent Champion, hanno comunicato l’intenzione di dimettersi alla prossima riunione del consiglio comunale.
Il contesto politico a Mentone è complicato da diversi fattori convergenti: l’annuncio di nuove candidature, tra quelle della maggioranza e quella del figlio di Nicolas Sarkozy, Louis, le inchieste sulla gestione del porto, ormai in corso da qualche tempo, la difficile transizione in uscita dal lungo periodo di governo comunale di Jean-Claude Guibal.
Guibal, sindaco per 32 anni e fino al 2021, ha dato un’impronta decisiva allo sviluppo della città ma anche governato in modo personale e verticale, con effetti che ancora durano.
Una maggioranza in crisi
Yves Juhel (Les Républicains) ha motivato la scelta di non ricandidarsi alla guida della città di Mentone con ragioni personali e per l’età (terminerebbe il prossimo mandato a 86 anni). L’operazione è comunque un tentativo di fermare le dimissioni di una parte della giunta comunale.
Le tensioni durano da qualche tempo: già nel giugno scorso, esponenti della maggioranza, tra cui l’assessore alle Finanze Florent Champion, avevano preso le distanze dal sindaco, formando un gruppo autonomo nel consiglio comunale, chiamato Menton en action.
Il 3 settembre, attraverso un comunicato, Champion ha annunciato di voler presentare le dimissioni da assessore, così come altri esponenti del consiglio comunale.
Il caso dei porti e le accuse
Sullo sfondo, vi è l’inchiesta sulla gestione del porto di Mentone. Juhel e l’ex assessore Matthieu Messina sono attualmente sotto inchiesta, riguardo alla possibile sottrazione di circa 700.000 euro nell’ambito delle attività della Société Publique Locale (SPL) della città.
Le indagini riguardano anche presunte irregolarità nei conti della campagna elettorale 2022, e casi di corruzione passiva. Il sindaco Juhel era stato trattenuto in stato di fermo per due giorni, dal 2 al 3 luglio 2024, insieme altre persone tra cui Mathieu Messina, ex assessore e figura centrale del caso e poi rilasciato senza che venissero formulate accuse.
Quasi un anno dopo, il 2 giugno 2025, Yves Juhel e Mathieu Messina sono stati poi posti sotto controllo giudiziario, con divieto di lasciare il Paese, e convocati dinanzi alla sesta sezione del tribunale penale di Marsiglia per il 17 ottobre 2025.
Un transizione difficile dopo 32 anni di Jean-Claude Guibal
Juhel era salito alla guida della città dopo la morte di Jean-Claude Guibal, nel 2021, prima con un complicato voto in consiglio comunale, e poi vincendo nel 2022 le elezioni anticipate. Il clima era segnato da tensioni interne alla maggioranza. Yves Juhel si era posto in contrapposizione con Sandra Paire, e in relativa discontinuità con l’eredità di Guibal e con i suoi orientamenti, anche nella scelte organizzative.
Guibal, parlamentare per vent’anni e sindaco di Mentone per 32 anni, dal 1989 fino al 2021, anno della sua morte, aveva avuto al fianco sia la moglie, Colette Giudicelli, prima assistente, poi assessore in comune e poi senatrice dal 2018 al 2020, sia sua figlia Céline Giudicelli, per alcuni anni a capo della società pubblica di gestione del porto di Mentone, che controlla anche le concessioni delle spiagge.
Guibal aveva anche gestito gli effetti della “legge per la fiducia nella vita pubblica“, voluta da Emmanuel Macron nel 2017, che vietava di assumere parenti ai membri del governo, ai parlamentari e ai sindaci. Aveva spostato appunto Céline Giudicelli dal suo staff (era capo di gabinetto) alla direzione del porto.
Juhel, da sindaco, aveva resistito alla continuità di quel modello, e aveva affidato a Mathieu Messina la gestione della struttura.
Una campagna in vista delle elezioni municipali
Lo scenario politico a Mentone rimane comunque instabile, in contrasto con l’immagine di una città in pieno sviluppo economico e sociale, anche nel confronto con le città delle frontiera ligure.
L’annuncio di Juhel indica che intenderebbe rimanere sindaco sino alla conclusione del mandato, cioè fino alle elezioni del 15 e del 22 marzo 2026. Tuttavia, la sua convocazione in tribunale a Marsiglia, il 17 ottobre 2025, potrebbe comunque influire sulla continuità della sua maggioranza.
L’assessore Florent Champion, che ha annunciato la sua candidatura, ha criticato i «paracadutati mediatici» e gli «appetiti di partito», con implicito riferimento alla candidatura di Louis Sarkozy, figlio dell’ex presidente della Repubblica. Viceversa, il 15 maggio 2025, il sindaco Juhel aveva indicato una possibile alleanza con Sarkozy in vista delle elezioni.
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