Torino ospita oggi, 23 ottobre 2025, il Forum europeo sulla sicurezza urbana dal titolo Disattivare la paura. L’uso di armi da taglio tra gli adolescenti. Città europee a confronto, tra fenomeno reale e panico morale.

Il convegno si tiene nella sede torinese dell’International Labour Organization e affronta uno dei temi più urgenti per le politiche urbane europee: la violenza giovanile e le sue rappresentazioni. L’iniziativa è stata preceduta ieri, 22 ottobre, con la riunione del Comitato esecutivo del Forum europeo sulla sicurezza urbana, nella sala Colonne di Palazzo Civico di Torino.

250 città europee aderenti

Si sono sono incontrati rappresentanti europei e italiani. Tra loro, il presidente del Forum e sindaco di Liegi, Willy Demeyer, il vicepresidente del Forum e sindaco di Nizza, Christian Estrosi, la direttrice esecutiva, Elizabeth Johnston, il sindaco di Bellaria-Igea Marina e vicepresidente del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana (Fisu), Filippo Giorgetti, e l’assessore alla sicurezza del Comune di Torino, Marco Porcedda, anch’egli vicepresidente del Forum europeo.

La rete europea del Forum conta oltre 250 città aderenti, tra cui Parigi, Bruxelles, Lisbona e Madrid. Il Comitato esecutivo ha discusso le linee dell’associazione su politiche urbane integrate per la sicurezza, la prevenzione e contrasto alla violenza.

Al convegno di oggi sono giunti assessori e delegati per le politiche urbane di sicurezza, e da tutta Europa. Si tratta di collaborazioni stabili tra città, come è avvenuto a partire dal 2017, per esempio, proprio tra Nizza e Torino.

Analisi e prevenzione, oltre il panico morale

L’incontro di oggi 23 ottobre oltre ai saluti di Willy Demeyer e Marco Porcedda ha due sessioni tematiche, una dedicata all’Europa e una seconda al contesto italiano.

La prima, infatti, “Oltre l’emergenza: lo scenario in Europa”, affronta il fenomeno dell’uso di armi da taglio tra adolescenti da una prospettiva comparata.

Intervengono Nicolas Nordman, assessore alla sicurezza della città di Parigi, Marc Reinelt, responsabile per la sicurezza nel dipartimento prevenzione criminalità della città di Stoccarda; Anne-Mary Jussila, assessora alla sicurezza della città di Tampere; e Aurélién Doffigny, direttore generale di BRAVVO, agenzia per la prevenzione urbana di Bruxelles. questa parte è animata e moderata da Elizabeth Johnston, la direttrice esecutiva del Forum europeo.

La seconda parte è dedicata alla situazione in Italia. Viene introdotta da un contributo di Stefania Crocitti, dell’Università di Bologna, con un’analisi sulle forme di devianza e violenza tra i giovani, e sul modo in cui questi fenomeni sono interpretati a livello istituzionale. La questione non è secondaria, perché la lettura del fenomeno produce risposte diverse, che possono poi amplificarlo o contenerlo, o passarci accanto.

Per un confronto sulle esperienze italiane, ci sono Alessandro Parigini, comandante vicario della Polizia Locale di Torino, Stefania Zivelonghi, assessora alla legalità e sicurezza del Comune di Verona, e Matilde Madrid, assessora alla sicurezza urbana del Comune di Bologna. In questo secondo caso, la discussione è animata da Gian Guido Nobili, referente italiano del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana.

Torino e Nizza, cooperazione europea sulla sicurezza urbana

La presenza del sindaco di Nizza, Christian Estrosi, sottolinea il collegamento con la città di Torino. Ci sono tra i due territori numerose collaborazioni nell’ambito dei progetti europei sulla sicurezza urbana.

Entrambe sono città pilota di PACTESUR e PACTESUR2, iniziative promosse dal Forum Europeo per la Sicurezza Urbana per rafforzare le capacità locali nella protezione degli spazi pubblici. Insieme a Madrid e Liegi, hanno sviluppato strumenti operativi, attività di formazione e strategie di prevenzione urbana.

Nel 2024 la cooperazione si è sviluppata a livello bilaterale e transfrontaliero con DIGIPOL, finanziato dal programma Interreg Alcotra Italia–Francia. ÈcCoordinato da Nizza, con la partecipazione del Comune di Torino e della Fondazione Links. DIGIPOL prevede scenari di simulazione, sessioni formative con realtà virtuale e accademie congiunte di polizia locale. Il progetto, di tre anni, ha un finanziamento di 1,3 milioni di euro.

Un momento dell’incontro di Nizza su Pactesur2, il 24 e 25 febbraio 2025 (c) EFUS

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