Sono state rivelate in due distinte tranche, rispettivamente lo scorso giovedì 8 febbraio e lo scorso giovedì 14 febbraio, le prime 22 candidature al Premio Strega 2024. Come consuetudine, a rendere noti i titoli dei manoscritti e i nomi dei loro autori sono stati i cosiddetti “Amici della domenica”, ovverosia la giuria storica del premio composta da personalità provenienti dal panorama culturale italiano.

L’aggiornamento circa i partecipanti da parte degli organizzatori, la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci Onlus, proseguirà settimanalmente sino al prossimo giovedì 29 febbraio. Mentre in data venerdì 5 aprile sarà possibile conoscere i nomi dei dodici autori semifinalisti, il mese seguente, mercoledì 5 giugno, verranno annunciati i cinque definitivi finalisti, i quali verranno premiati durante la serata dedicata di giovedì 4 luglio.

I candidati al Premio Strega 2024

I candidati al Premio Strega 2024 annunciati lo scorso giovedì 8 febbraio sono Adrián Bravi (“Adelaida” Nutrimenti) proposto da Romana Petri, Antonella Di Fabio (“L’omicidio di Valle Giulia”, Frilli) proposta da Massimiliano Minerva e Peppe Fiore (“Gli innamorati”, Einaudi) proposto da Marco Cassini. Si prosegue poi con Giuseppe Genna (“Yara. Il true crime”, Bompiani) presentato da Ferruccio Parazzoli, Angela Giannitrapani (“Nella casa accanto”, Progedit) presentata da Raffaele Nigro, Antonella Lattanzi (“Cose che non si raccontano”, Einaudi) presentata da Valeria Parrella e Andrea Piva (“La ragazza eterna”, Bompiani) presentato da Nicola Lagioia. E ancora Eduardo Savarese (“Le Madri della Sapienza”, Wojtek) candidato da Riccardo Cavallero, Gennaro Serio(“Ludmilla e il corvo”, L’orma) candidato da Giuseppe Lupo e Mirko Zilahy (“Nostra signora delle nuvole”, HarperCollins) candidato da Roberto Ippolito.

La seconda fase di giovedì 15 febbraio contempla invece Cristina Battocletti (“Epigenetica”, La nave di Teseo) nominata da Helena Janeczek, Nicola Bottiglieri (“Assalto alla collina”, Bertoni) nominato da Natale Antonio Rossi e Franco Buffoni (“Il Gesuita”, FVE) nominato da Antonella Cilento. Si continua poi con Alberto Capitta (“La tesina di S.V.”, Il Maestrale) citato da Giuseppe Conte, Marco Cassardo(“Eravamo immortali”, Mondadori) citato da Marco Missiroli, Filippo D’Angelo (“Le città e i giorni”, Nottetempo) citato da Gianluigi Simonetti, Donatella Di Pietrantonio (“L’età fragile”, Einaudi) citata da Vittorio Lingiardi e Tommaso Giartosio (“Autobiogrammatica”, Minimum fax) citato da Emanuele Trevi. Alla lista si aggiungono Davide Grittani (“Il gregge”, Alter Ego) designato da Wanda Marasco, Ginevra Lamberti (“Il pozzo vale più del tempo”, Marsilio) designata da Jonathan Bazzi, Giuseppe Mancusi Barone (“Le mie icone”, Guida) designato da Cesare de Seta, Eugenio Murrali (“Marguerite è stata qui”, Neri Pozza) designato da Aldo Cazzullo e Stefania Nardini (“L’ultimo treno da Kiev”, Les Flâneurs Edizioni) designata da Gianni Maritati. Concludono l’elenco Melissa Panarello (“Storia dei miei soldi”, Bompiani) selezionata da Nadia Terranova, Enrico Pellegrini (“Infinito”, La nave di Teseo) selezionato da Furio Colombo, Daniele Rielli (“Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale”, Rizzoli) selezionato da Antonio Pascale, Alberto Riva (“Ultima estate a Roccamare”, Neri Pozza) selezionato da Giorgio Montefoschi; a questi si sommano Raffaella Romagnolo (“Aggiustare l’universo”, Mondadori) comunicata da Lia Levi, Ilaria Rossetti (“La fabbrica delle ragazze”, Bompiani) comunicata da Paolo Petroni ed Evelina Santangelo (“Il sentimento del mare”, Einaudi) comunicata da Marcello Fois.

I premi letterari in Francia

Da decenni anche la Francia organizza concorsi letterari e assegna importanti riconoscimenti ai più importanti e noti autori del panorama culturale nazionale similari al Premio Strega in Italia.

Il principale di essi è il Prix Goncourt, istituito nel 1896 a Parigi per volere testamentario dello scrittore Edmond de Goncourt e nel 2023 elargito al volume “Veiller sur elle” di Jean-Baptiste Andrea. In seno alla società letteraria dei Goncourt, ufficialmente fondata nel 1903, da quello stesso anno esso viene assegnato alla “migliore opera di immaginazione in prosa pubblicata”; contestualmente a esso, nel mese di novembre, dal 1926 viene assegnato anche il Prix Renaudot.

Impossibile non rammentare anche il Prix Grand Continent, il principale premio letterario europeo per la traduzione e la distribuzione letteraria. Ogni anno tale riconoscimento dal valore di 100 mila euro viene donato al migliore di una serie di titoli letti ed esaminati dai corrispondenti della rivista Grand Continent all’interno di cinque aree letterarie europee. Da tale selezione preliminare emerge almeno un candidato per lingua (tedesco, spagnolo, francese, italiano e polacco), tra i quali una giuria specializzata riunita in vetta al Monte Bianco sceglie il vincitore. Quest’anno esso è stato attribuito a “Złodzieje żarówek” di Tomasz Różycki (Ladri di lampadine – Czarne).

**

LEGGI ANCHE : Ladri di lampadine” al Prix Le Grand Continent

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

Exit mobile version